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IL DIO-FIUME DEL TEMPO - 2°


   La scansione del tempo regolata dal fiume fu l'origine anche del calendario egizio. Era diviso in tre stagioni: akhet (l'inondazione, cioè l'annuale piena del Nilo) che andava da circa metà luglio alla fine di ottobre; peret (il Fresco, ossia la ricomparsa della terra dalle acque del Nilo) che segnava il periodo della seminasul fertile limo e andava da fine ottobrea fine febbraio; shemu (il Calore, ossiail raccolto), da marzo ai primi di luglio.L'altezza della piena annuale veniva misuratacon i nilometri, strutture di pietre aforma di pozzi con scale discendentie pareti sulle quali diverse tacche  indicavanola superficie approssimativa di terrenoche poteva essere inondata e quindi sottoposta al controllo fiscale.  
NILOMETRO In pratica, più il livello del Nilo diventavaalto, più l'inondazione era estesa e maggioreera l'area che si poteva coltivare.La misurazione del livello delle acquedel Nilo era, di conseguenza, una questionedi estrema importanza per l'amministrazionestatale, perchè permetteva ai funzionaridel faraone di calcolare le tasse cheavrebbero dovuto percepire.Per approfittare al massimo delle pienegli Egizi costruirono dighe che permettevano di trattenere l'acqua necessaria per irrigare i campi mediante un elaboratosistema di canali e fossi di irrigazione. Ilcompito dei lavoratori includeva anche lapulizia e la sitemazione dei canali naturali perassicurare sia la distribuzione graduale delleacque ricevute durante la piena sia la suaeccessiva evacuazione in ogni bacino.Di pari passo le comunità contadine siincaricavano di rinforzare i margini del fiumeper prevenire eventuali straripamenti.