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IL DIO-FIUME DEL TEMPO - conclusione


A fine ottobre iniziava la stagione peret. L'acqua della piena si ritirava, la terra rinasceva e i campi, riempiti dispesso e umido limo. erano prontiper la coltivazione e la semina. 
Il Nilo nel ritirarsi lasciava unaterra ammorbidita così che i lavoriagricoli non richiedevano grande sforzofisico. Le coltivazioni più importantinell'Alto Egitto furono soprattutto ilfrumento, l'orzo, il lino e la canna dipapiro, ma si coltivavano anche frutta,legumi, datteri. Nel Delta, il Basso Egitto,questo popolo non riuscì mai a sfruttarele grandi estensioni di terreno, a causa dellasua consistenza troppo acquitrinosa.Tuttavia, nel delta occidentale venivacoltivata la vite, sebbene la sua produzionefosse altrettanto significativa nelle oasi del deserto. Gli antici Egizi eranoperfettamente a conoscenza che i terrenisituati appena oltre i limiti dell'inondazioneerano più adatti per coltivare i vigneti.Così le viti venivano piantate in una zonaappena lambita dalle acque del fiume ein cui la terra era costituita principalmenteda ghiaia. Nella stagione secca, shemu, cheiniziava a marzo, si eseguivano la vendemmiae il raccolto dei frutti. Al termine del raccolto efino alla piena successiva, la maggiorparte della terra rimaneva libera dacoltivazioni. Il sole e l'eccesso di calore laseccavano, screpolandola; in questo modofacilitavano la sua aerazione edevitavano l'eccessivo accumulo di sali.