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IL DIO-FIUME DEL TEMPO - 2°

Post n°95 pubblicato il 07 Dicembre 2011 da OsirideDioDeiMorti2
 

 

  La scansione del tempo regolata dal fiume

fu l'origine anche del calendario egizio. Era

diviso in tre stagioni: akhet (l'inondazione, cioè

l'annuale piena del Nilo) che andava da circa

metà luglio alla fine di ottobre; peret (il Fresco,

ossia la ricomparsa della terra dalle acque

del Nilo) che segnava il periodo della semina

sul fertile limo e andava da fine ottobre

a fine febbraio; shemu (il Calore, ossia

il raccolto), da marzo ai primi di luglio.

L'altezza della piena annuale veniva misurata

con i nilometri, strutture di pietre a

forma di pozzi con scale discendenti

e pareti sulle quali diverse tacche  indicavano

la superficie approssimativa di terreno

che poteva essere inondata e quindi

sottoposta al controllo fiscale.

 

NILOMETRO

 

In pratica, più il livello del Nilo diventava

alto, più l'inondazione era estesa e maggiore

era l'area che si poteva coltivare.

La misurazione del livello delle acque

del Nilo era, di conseguenza, una questione

di estrema importanza per l'amministrazione

statale, perchè permetteva ai funzionari

del faraone di calcolare le tasse che

avrebbero dovuto percepire.

Per approfittare al massimo delle piene

gli Egizi costruirono dighe che permettevano

di trattenere l'acqua necessaria per

irrigare i campi mediante un elaborato

sistema di canali e fossi di irrigazione. Il

compito dei lavoratori includeva anche la

pulizia e la sitemazione dei canali naturali per

assicurare sia la distribuzione graduale delle

acque ricevute durante la piena sia la sua

eccessiva evacuazione in ogni bacino.

Di pari passo le comunità contadine si

incaricavano di rinforzare i margini del fiume

per prevenire eventuali straripamenti.

 

 
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