vincere pareggiare e perdere, sempre con onore, e su di un prato verde e accogliente, farsi rispettare anche se gli ultimi nati, provare e sbagliare, provare e riuscirci, con l'emozione che ti avvolge, con l'adrenalina il coraggio che ti sostiene, guardo negli occhi i miei ragazzi rido e li rinomino "mio equipaggio scelto", loro ridono e mi chiedono dove sia il mare e la nave...gli indico il campo.
squadra mista la nostra 8 + 8 ma la fusione è immediata, poche parole per attribuirsi i compiti e capirsi sul da farsi poi in cerchio per le ultime raccomandazioni e per la fascia virtuale di capitano che spetta ad oslo su scelta dei ragazzi dell'altra squadra e accettata dal mio equipaggio.
l'ingresso in campo, il saluto agli avversari, i confronti one to one con l'arbitro, le reazioni controllate per difendere i miei ragazzi dai sopprusi, (capitano ma avevi detto che non dovevamo reagire, a quello lo hai fatto arrabbiare schicciandogli la faccia nell'erba - è vero voi non dovete azzardarvi a reagire, ma io sono il capitano e non tollero che non vi trattino con rispetto e i placcaggi al collo non li accetto - infatti poi hanno smesso, basta capirsi...) e le pause tra un incontro e l'altro fatte di domande di pacche sulle spalle, curiosità, euforia, voglia di esserci.
la sera che avanza, la premiazione per tutti vinti e vincitori, modesta ma onesta, i rammendi (ma no dai non preoccuparti G. non mi sembra una brutta ferita, ora ti ho messo del nastro per fermare il sangue magari poi fai un salto al pronto soccorso quando arrivi a casa e senti che ti dicono ora ci beviamo qulche birra - ok oslo, ok non fa male... - esito 7 punti 3 interni 4 esterni, cavolo con i suoi abbiamo vinto il torneo...).
il terzo tempo, magnificamente organizzato, birra immancabile anche con il tipo della strofinata nell'erba ovvio ha pagato lui, e i mie ragazzi miracolosamente fanno emergere da una borsa maleodorante (visto il contenuto post partite) una gustosissima bottiglia di Rhum e fuoco in corpo che scalda la fresca serata.
faccio un passo indietro li osservo mescolati fra loro che si scolano la bottiglia passandosela, uno di loro mi nota (pilone 120 kg) sale in piedi sulla panca (e giuro ho temuto il peggio non so come abbia retto al peso) seguito da un paio di altri eccessivi e si mettono a gridare "CapitanoMioCapitano" e sono belle emozioni (Okki non infierire please...^__^) applausi per tutti, risate in quantità ed io come avrei potuto ricompensare di tanto affetto quel meraviglioso equipaggio di folli se non rompendo il ghiaccio con le ragazze delle due rappresentative del rugby femminile?
e dopo pochi minuti che bellezza guardarli al loro tavolo a ridere e scherzare insieme, io mi perdo tra i miei pensieri, in compagnia dell'ultimo sorso di Rhum e una voce mi riporta alla festa, Capitano noi andiamo alla festa della birra qui vicino vieni...
mi fermo li invece, mi prendo spazio che loro si divertano.
fine della storia...
p.s. per le statistiche ho sbagliato un drop