non trovo un centro

Sali o Vai - Resto o Scendo


sali o vaila donna si perse dentro a quelle parole,la sua mente iniziò a pensare,pur sapendo che voleva salire,eccome se voleva.secondi che sembravano non passare mai.lei con lo sguardo fisso nel vuoto,lui che la guardava abbozzando un sorrisoche sapeva di nervosa attesa.sali o vai,disse ancora luiquelle parole rimbombarono dentro di leinel momento esatto che il suo viaggio finì.si girò verso lui e sorridendo disse,si salgo.percorsero il vialetto di quel condomino di periferiain una città come tante altre,solo distante da dove lei abitavala porta dell'ascensore aperta sembrava aspettarli,salirono i quattro piani,fino alla porta dell'appartamentol'uomo mise la pesante chiave dentro la toppa della serraturatre giri di un rumore metallico rimbombarono nella tromba delle scalerompendo il silenzio di quel tranquillo edificiospinse la porta e lasciò entrare prima lei,lui la seguì subito.chiuse la porta,si sfilarono i giubbotti,li prese e li pose dentro a un ripostigliogirandosi lei era a mezzo metro,si guardarono,non ebbe neppure il tempo di chiedere se voleva qualcosache lei,con un solo passo inchiodò l'uomo alla parte,trovando subito la sua bocca e la sua linguale mani a sfilare la cintura e poi giù la zip,i pantaloni caddero sotto la forza di gravitacogliendolo di sorpresa,come sorpreso era il suo cazzoancora moscio e già dentro la bocca di leiche intanto si era chinata in ginocchio ai suoi piedi.lo prese con foga,mentre sentiva il sangue di lui pompare forte,raggiungere quel cazzo che stava prendendo sempre più consistenzafino a riempirle la bocca,raggiungendo la golatutto dentro,la mano che intanto avvolgeva l'asta ora rigida.mano e bocca,testa e saliva,come le avevano insegnatomovimenti irregolari,all'unisono,ora lenti e poi velocimano,bocca,mentre ogni tanto lo guardava,compiaciuta.lui ancora inchiodato su quella parete,il fiato pesante,solo la forza di mettere le mani sulla testa di leila testa leggermente inclinata su un latogli occhi socchiusi,come se una parte di lui volassementre un'altra non voleva perdere contatto con quella realtà!sentiva crescere l'eccitazione dentro di lui,nella sua testale gambe rigide,il ventre teso,il fiato irregolarele mani che premevano e lasciavano la testa di leiquasi a dirigerla verso il massimo piacere.lei ubbidiente a quei comandi,lo compiaceva,poi lo sentì quasi ringhiare,come un animale feritostrinse ancor più forte l'asta,muovendola velocementre la lingua pennellava sapienti colpettisu una cappella rosso fuoco,poi lui strinse la testa,fù silenziola capì che c'era,lo prese appena in tempolui esplose in un grido trattenuto a stendo,liberatorimentre schizzi di sborra color bianco perla riempivano la bocca di leimescolandosi a saliva e insieme colavano sul pavimentoil respiro affannoso dell'uomo si fece via via normalementre il suo cazzo era ancora dentro la bocca della donnadiritto ma senza la consistenza di pochi secondi prima.mise la mano sui coglioni svuotati,stringendoli.tirò fuori l'uccello e iniziò a leccarlo,dandogli gli ultimi istanti di consistenzaper poi tornare moscio come qualche minuto prima.l'uomo lasciò la testa di lei,le braccia caddero a peso morto.lei si scostò,guardandolo,aspettò qualche secondoche gli sguardi s'incrociassero,abbozzò un sorrisoche sapeva molto di compiacimento,lui,paonazzo ricambiòpoi fissandolo disse scendo o resto!