non trovo un centro

Signor nessuno


Ti chiamerò nessuno anche se hai volto e corpo e respiri ma sei buio dentro e il tuo alito è gelido come il ghiaccio e nelle tue parole non mi voglio più perdere.Signor nessuno che continui a guardarmi seduto nel tuo egoismo,ogni tua azione,ogni gesto,ogni cosa che fai è fine e te stesso,mentre gli altri,mentre io alla fine non conto nulla.Mi hai usato per lungo tempo,io complice delle mie paure ho lasciato fare,camminavo ad occhi chiusi diritto verso un burrone e il vento saliva impetuoso e tu sorridendo m'hai lasciato andare,che triste la realtà quando si aprono gli occhi.O no,signor nessuno,non ti odio,sarebbe troppo facile cavartela così,tu ora sei semplicemente la mia indifferenza anche se ora ti dedico queste poche righe,ma sai,a ben vedere sono solo disprezzo e non ci crederai,quasi ti ringrazio,sei tutto ciò che domani voglio evitare,mentre oggi accarezzo queste ferite che proprio non vogliono chiudersi,forse anche per colpa mia,si forse ti odio ma lo grido nel silenzio di questa stanza dove echeggia solo la mia anima che tu hai ferito mortalmente.Ora lascio andare questi pensieri che s'alzano al pari del fumo di una sigaretta che stringo tra dita sudate e labbra nervose mentre lo sguardo sgranato ripercorre all'indietro anni e anni d'inganni e parole ora senza più alcun significato,come quelle che vedo uscire dalla tua bocca ma che non riesco ne voglio più ascoltare,mio caro signor nessuno porta il tuo ego e quell'egoismo lontano da me,la mia strada sarà in salita,sarà dura,sara faticosa ma cadrò e ricadrò lontano da te,ora che sei niente,neppure il disprezzo di questo pensiero che già t'ha dedicato fin troppe attenzioni,mentre ti vedo uscire dalla mia vita e so che un secondo dopo starai già pensando a un altro inganno.