Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

vignetta del giorno

 

Area personale

 

 

 Un asterisco: tempo perso

  

**  2 asterischi  : Ok Chewing gum

*** asterischi : si comincia a ragionare 

****  4 astrischi : Da non perdere 

*****  5 asterischi : SUPER!!!

 

blog in inglese

immagine

IL MIO BLOG

IN INGLESE

(pił o meno...)

 

Tag

 

Ultime visite al Blog

ormaliberajigendaisukeossimoraQuartoProvvisorioje_est_un_autreexiettoalf.cosmoscassetta2anakyn1woodenshipOneloneswordsmanbubriskamerizeta21atapo
 

Ultimi commenti

Sento odor di fiction
Inviato da: jigendaisuke
il 22/04/2024 alle 18:35
 
Preferisco la Parigi del commissario Maigret.
Inviato da: jigendaisuke
il 17/04/2024 alle 19:00
 
Diciamo che ne avevo sentito certamente parlare ma dopo la...
Inviato da: ossimora
il 16/04/2024 alle 12:58
 
Ma dai! Non conoscevi i fatti di Acca Larentia?? Li conosco...
Inviato da: jigendaisuke
il 15/04/2024 alle 19:36
 
Direi proprio di si
Inviato da: ossimora
il 15/04/2024 alle 11:12
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 319
 

 

 
 
     Blog counter

    Registra il tuo sito nei motori di ricerca

     Blog Directory

Migliori Siti

 

 

 

     Libertarian Political Blogs Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

 

 
« APPUNTI DI LETTURA 2020APPUNTI DI LETTURA 2020 »

APPUNTI DI LETTURA 2020

Post n°2155 pubblicato il 20 Febbraio 2020 da ossimora

Risultato immagini per arianna cecconi teresa degli oracoli

 

N.15 

Arianna Cecconi
Teresa degli oracoli
Feltrinelli

Si parla moltissimo di questo libro . 
In rete in questi giorni appena apro un qualsiasi ambiente nel quale si parla di libri  ecco che compare ; l'autrice lo sta presentando nelle librerie e la casa editrice lo sta promovendo ampiamente.
Arianna Cecconi è un'antropologa , lavora a Marsiglia ed  insegna alla Bicocca di Milano .
Si occupa e si è occupata di pratiche magiche religiose , del sonno e , cosa molto interessante , del sogno e della sua importanza . 
Tutti questi interessi traspaiono molto forti in questo che è il suo primo romanzo .
Una narrazione innovativa , collegata anche  ai temi della tradizione orale sudamericana .
Un romanzo che oscilla fra ricordi , proiezioni oniriche , in una continua lotta /ricerca sul senso di colpa .
Una vicenda tutta di donne!
Teresa , la nonna , che tace nel suo letto dopo "aver perso i pensieri" , Pilar , "la straniera" , la donna di compagnia che racconta leggende andine , e sperimenta certi suoi riti .
Le figlie di Teresa Irene e Flora , la cugina Rusì e la nipote Nina.
 Gli uomini sono interamente sullo sfondo , rumori lontani. 
Teresa , pur non parlando ed avvicinandosi alla morte è il centro di tutto  "luogo "dove si incrociano le vite e le narrazioni delle altre , la nonna  deve raccogliere pezzi della sua anima  prima di morire ed anche le altre sono indaffarate nel ricomporre le proprie vite. 
Una favola , tanti stimoli ; dopo le prime 50 pagine mi aspettavo di più da una lettura comunque piacevole.

Mia madre si alzava sempre con le scie dei sogni dentro le pupille ma, se non le catturava in tempo ,la luce del mattino se le portava via , così teneva una penna e un piccolo quaderno sul comodino. a volte scriveva al buio , le parole tagliavano le righe in obliquo e al risveglio decifrarle era misterioso quanto cercarne il significato.

Sangue ,flegma, bile gialla e bile nera - quattro sono gli umori di cui spnp fatte le donne della famiglia .Quando c'è proporzione ,il sonno è profondo.Quando gli umori si mischiano male cominciamo a girare su noi stesse e il buio ci porta dentro di lui .I pensieri come fili elettrici ,il corpo li segue , si attorciglia con loro ,senza più trovare una posizione .I dolori la notte hanno i denti più aguzzi .A destra , a sinistra ,lo stomaco, il cuore , le spalle ,i piedi non stanno fermi ,specialmente quando la bile nera aumenta e genera una melancolia che spegne il sonno.


Gli occhi di Teresa erano diventai azzurro-buoi.Zitte , non bisogna dire , non bisogna mostrare la gioia , far vedere come brilla, non bisogna raccontare nè il piacere nè il dolore. 
Schss, l'onomatopea della cascina Benvenuta ,che aveva vissuto dentro le due sorelle fin dall'infanzia, quella sera era diventata una regola senza un perchè, un dogma senza religione .Schss , quel silenzio faceva lo stesso rumore del serpente argentato di Flora e del vento tra le ossa di Irene.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963