Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

vignetta del giorno

 

Area personale

 

 

 Un asterisco: tempo perso

  

**  2 asterischi  : Ok Chewing gum

*** asterischi : si comincia a ragionare 

****  4 astrischi : Da non perdere 

*****  5 asterischi : SUPER!!!

 

blog in inglese

immagine

IL MIO BLOG

IN INGLESE

(più o meno...)

 

Tag

 

Ultime visite al Blog

ormaliberajigendaisukeossimoraQuartoProvvisorioje_est_un_autreexiettoalf.cosmoscassetta2anakyn1woodenshipOneloneswordsmanbubriskamerizeta21atapo
 

Ultimi commenti

Sento odor di fiction
Inviato da: jigendaisuke
il 22/04/2024 alle 18:35
 
Preferisco la Parigi del commissario Maigret.
Inviato da: jigendaisuke
il 17/04/2024 alle 19:00
 
Diciamo che ne avevo sentito certamente parlare ma dopo la...
Inviato da: ossimora
il 16/04/2024 alle 12:58
 
Ma dai! Non conoscevi i fatti di Acca Larentia?? Li conosco...
Inviato da: jigendaisuke
il 15/04/2024 alle 19:36
 
Direi proprio di si
Inviato da: ossimora
il 15/04/2024 alle 11:12
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 319
 

 

 
 
     Blog counter

    Registra il tuo sito nei motori di ricerca

     Blog Directory

Migliori Siti

 

 

 

     Libertarian Political Blogs Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

 

 
« APPUNTI DI LETTURA 2020APPUNTI DI LETTURA 2020 »

APPUNTI DI LETTURA 2020

Post n°2166 pubblicato il 03 Maggio 2020 da ossimora

LN- IL SIGNORE DELLE MOSCHE- GOLDING- MONDADORI- OSCAR-- 2002- B- ZDS51
N.26 
William Golding

Il signore delle mosche 

Classici Mondadori

Lo avevo iniziato molto tempo fa , sentendone parlare come di un cult assoluto per di più premio Nobel per la letteratura , poi lasciato .
Adesso l'ho ripreso e terminato in neanche due giorni.
 Un romanzo di formazione , nel quale la storia dei ragazzini /bambini naufragati in un isola del Pacifico mentre c'è in corso una guerra passa in tempo breve da una situazione "edenica" nella quale il gioco è prevalente ; l'emozione di essere assieme in un'isola sconosciuta , mangiando frutta e cacciando maiali selvatici , facendo il bagno e costruendo castelli di sabbia , ad un vero e proprio incubo , di paura e sogni disturbati  per i piu' piccoli e di conflitti pesanti fra i più grandi ,conflitti che portano alla separazione fra i gruppi , a vere e proprie guerre con tanto di vittime e di degrado pesante dei rapporti .
L'imbarbarimento traccia le dinamiche che si manifestano ; non c'è il "buon selvaggio naturale ed istintivamente buono" e lo stato pregresso di civiltà dei giovani inglesi è sottile e falso come una doratura superficiale. 
Il Signore delle mosche rappresenta il manifesto della poetica dell'autore, che può essere riassunta in questa frase: "Gli uomini producono il male come le api producono il miele"
Le descrizioni dell'isola , della vegetazione e , della natura bella e selvaggia non sempre amica sono belle e numerose mentre il racconto degli accadimenti è piuttosto stringato e scarno , tanto che le riflessioni emergono dopo la lettura e non durante la stessa dove si procede in un crescendo di angoscia .
Mi ha fatto tenerezza immediata il personaggio del goffo Piggy ...ridicolizzato seppur intelligente , un nerd ante litteram che viene immediatamente bullizzato , affibbiandogli il nomignolo, rompendogli gli occhiali ed infine uccidendolo. 

"Golding semplifica all'estremo gli eventi sull'isola per poter arrivare a definire la scintilla elementare che può far scaturire la nascita dei totalitarismi. I bambini infatti si ritrovano soli su un'isola che offre loro cibo e acqua, su cui non si soffre il freddo e dove è facile costruirsi un riparo dalle intemperie. Le uniche due paure latenti sono la paura di ciò che può avvenire loro durante il sonno (che chiameremo paura primaria) e la paura di non essere più salvati (che chiameremo paura secondaria).

In questo contesto, tra i due leader, il razionale Ralph e l'istintivo Jack, vince quest'ultimo poiché propone al gruppo l'eliminazione della belva affrontandola con coraggio (eliminazione della paura primaria), contro la proposta debole e più a lungo periodo di Ralph di tenere sempre un fuoco acceso (eliminazione della paura secondaria) per non rischiare di non essere avvistati da una nave di passaggio. Se pensiamo alla nascita dei totalitarismi, chi è riuscito a cavalcare l'onda di paure che minavano l'istinto di sopravvivenza delle masse ha preso facilmente il sopravvento potendo permettersi misfatti aberranti in una apparente accondiscendenza collettiva. La collettività infatti inizialmente è portata a tollerare al leader i misfatti più crudeli perché li considera un male necessario e/o temporaneo, e il proprio leader, pur con qualche difetto, l'unico in grado di condurli in salvo. Solo col tempo si acquisisce la consapevolezza di essere invece soggiogati al leader e che non si è più in grado di uscirne con le sole proprie forze.

Sono cause improvvise provenienti dall'esterno, che il potere costituito dal tiranno non è riuscito a contenere, che liberano le masse dai lacci che le tenevano soggiogate, ridando loro la forza e il coraggio per ribellarsi. Nel racconto, l'orientamento del branco verso i dettami di Jack svanisce improvvisamente con l'arrivo del capitano, rappresentando quest'ultimo una forza esterna di elevato potere in grado di determinare, con la sua sola presenza, la liberazione dall'oppressore. Vi è un punto di non ritorno in tutti i totalitarismi in cui il leader diventa agli occhi dei seguaci un oppressore e l'equilibrio del suo governo passa da stabile a instabile. Questo punto di non ritorno è determinato dalla sopravvenuta consapevolezza delle masse dell'inefficacia del leader nel raggiungimento degli scopi prefissati, maturata dalla constatazione di promesse fatte dal leader durante la propria ascesa al potere e mai mantenute, e che lo stesso avrà quasi sicuramente mostrato come in fase di perenne ultimazione, controllando e gestendo ad hoc l'informazione nel tentativo di allontanare il più possibile la verità dagli occhi dei propri seguaci.

Ma una paura che mini l'istinto di sopravvivenza dell'individuo può essere essa stessa creata ad arte da chi persegue il potere affinché possa più facilmente controllare le masse: nel racconto, il principale sponsor della "belva" è Jack stesso (gli altri bambini, compreso Ralph e Piggy, evitano di parlarne, talmente ne sono terrorizzati!). Jack capisce questa debolezza del gruppo e vuole cavalcarla per la conquista del potere: decide quindi di affrontare la belva e sconfiggerla ed in questo modo guadagna il consenso del gruppo, a scapito del democratico Ralph. Una volta al potere, egli stesso sceglie di mantenere in vita la belva, idolatrandola e rabbonendola anche a mezzo di sacrifici umani per alimentarne la paura. Ciò permette a Jack di esercitare facilmente il controllo sul gruppo: ogni bambino si trova bloccato all'interno del perimetro del recinto per paura della belva e impossibilitato a contraddire Jack e i suoi colonnelli, per paura di diventare dono sacrificale. È questa la sorte che spetta a Ralph, in quanto unica possibile unità destabilizzante. Per il resto del gruppo, nessuna via d'uscita se non il perseguimento dello stesso potere costituito e il rispetto delle regole, unica possibilità per tentare di scalare qualche grado nella gerarchia del potere e migliorare così il proprio status sociale."


"La prima cosa a cui si abituarono fu il ritorno del lento passaggio dall'alba al rapido crepuscolo .Accettavano i piaceri del mattino,il bel sole , il palpito del mare ,l'aria dolce,come il tempo adatto per giocare ,un tempo in cui la vita era così piena che si poteva fare a meno della speranza ."

"I piccoli avevano costruito dei castelli di sabbia alla foce del fiumiciattolo .Erano alti circa 30 cm. e adorni di conchiglie ,di fiori secchi , di belle pietre :intorno ai castelli c'era un intrico di segni , di piste , di mura , di linee ferroviarie che prendevano significato soltanto se si guardavano con l'occhio all'altezza della sabbia .
Era lì che giocavano i piccoli se non felici , assorti"

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963