antonia nella notte

N:36

Gessica Franco Carlevero

IL buco

Sellerio

"Carlevero , questa autrice frizzante , scrive con pastelli morbidissimi su fogli di carta vetrata"

Voltolini .

Recita così la fascetta del Sellerio appena chiuso che pur essendo definito frizzante e lieve mi ha dato abbastanza da fare per finirlo , non ero entusiasta di andare avanti e l'ho trascinato più del dovuto.

 Appena chiuso , l'originalità del racconto è tutta nel fatto che certamente non si sofferma su dialoghi interiori o analisi del carattere e delle relazioni con i diversi protagonisti, non descrive ma procede con fatti a volte buffi , perlopiù grotteschi nei quali persone , volti , caratteri non esistono , persino il bambino Gaspare  appare soltanto attraverso i suoi capricci , niente più.

"Il buco "del titolo altro non è che quello che la protagonista si procura in testa ,un'alopecia dovuta al tic di strapparsi i capelli : tricotillomania , la tendenza certamente nevrotica a strapparsi sistematicamente  capelli e peli, tendenza che ovviamente si potrebbe curare con un'adeguata psicoterapia e/o con farmaci e che accompagna la protagonista in tutte le fasi . 

La storia è quella di una giovane donna che vive prima  a  Torino , in una famiglia sui generis nella quale il padre oberato di debiti di gioco si volatilizza e la madre si mette con un uomo più giovane di lei perdendo letteralmente la testa  ed ingelosendosi a livelli esagerati. Grande egocentrismo in tutti i personaggi .La giovane donna si laurea , comincia a procurarsi lavori saltuari (Come quello di scrivere tesi per gli altri ) poi assieme al compagno che è entrato nella sua vita , senza troopo scalpore , decidono di spostarsi a Marsiglia dove nascerà Gaspare . Il loro bambino .

Ambientarsi a Marsiglia , senza lavoro non è semplice ma pian piano ( anche se su tutto c'è un costante senso d'incompiuto ) sembrano prendere il via. Fra una serie di racconti un pò grotteschi e surreali  molto minimali , la coppia si sposa e si aprono nuove teorie di orizzonti. Forse.