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nube e nubi

Post n°1716 pubblicato il 21 Aprile 2010 da ossimora
 

 

Della nube di cenere che sta bloccando mezzo mondo, non ho ancora sentito nessuno parlare male. Neanche Feltri e Belpietro - per dire - la prendono a parolacce.Ci sarà magari qualche manager nevrastenico che inveisce perché la sua agenda perde qualche colpo. Per il resto, la nube desta una specie di rassegnata simpatia, se non di esplicito apprezzamento. Il grosso brufolo di Gea che l' ha eruttata nei cieli ha solo fatto il suo antico mestiere, e un sacco di gente dice "non posso partire" allargando le braccia e sorridendo. Verrò domani. Dopodomani. Quando Gea vorrà. Rispetto ai numi quasi tutti improbabili - vendicativi, precettivi, prepotenti, esosi - che gli uomini si sono inventati, la Natura ha una sua oggettiva indiscutibilità: è quello che è e fa quello che sa fare. Quando si manifesta con tanta solennità, e mette in crisi il castello di artifizi dentro il quale cerchiamo di ingabbiarla, diventiamo religiosi nel senso migliore del termine. Ci inchiniamo a qualcosa che ci sovrasta tutti e ci tutti ci lega. I telegiornali mandano immagini di fuoco e nuvole, ghiacci vaporizzati, venti foschi e lingue arroventate. Sono magnifiche e - regalo impagabile - non sono oggetto di dichiarazioni del governo e dell' opposizione. Non richiedono opinioni, solo una pausa di silenziosa,rilassante impotenza. (Michele Serra)

 
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