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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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Appunti di lettura 2024

Post n°2375 pubblicato il 17 Aprile 2024 da ossimora

Recensione


N. 40 

Nicolas Barreau
Mille luci sulla Senna 
Feltrinelli

Josephine Beauregard vive  in una graziosa mansarda , facendo traduzioni per una piccola casa editrice parigina che edita libri finlandesi .
 Improvvisamente la sua vita subisce uno scossone quando il piccolo editore decide di chiudere ( e quindi lei perde il lavoro ) e le arriva una lettera dal notaio che le comunica di aver ereditato una House boat da un caro zio deceduto a Chablis. 
Le due cose si saldano dando origine ad una serie di eventi e di incontri. 
Un risveglio leggero , leggero. 200 pagine di una "favola" parigina , lettura di puro intrattenimento , vagamente sognante .
Chi dice che libri di questo tipo "chewing gum" non siano a volte gradevoli ? 
Direi che Barreau è una garanzia quando si ha bisogno di ricrearsi con delle storie leggere e scorrevolissime , si comprende il perchè venda tanto e sia tradotto nel mondo intero.
Piacevoli giochi di equivoci ed una trama piena di atmosfere parigine , un po' chic e trasognate che  scorre veloce come una mattinata di frutta fresca e yogurth e caffè. 

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2374 pubblicato il 15 Aprile 2024 da ossimora

Dalla stessa parte mi troverai di Valentina Mira - 9788893905831 in  Narrativa contemporanea | Libreria Universitaria


N:39 
Valentina Mira
Dalla stessa parte mi troverai
Italian tabloid 
SEM

Entrato nella dozzina del premio Strega , ha attirato la mia attenzione inquanto ha subito immediati attacchi dalla destra negli svariati giornali che possiede , dirò di più leggere gli attacchi scomposti e pesanti di certi mi ha subito invogliato a saperne di più e fra le altre cose ho scoperto che l'autrice ha 23 anni e che meriterebbe  almeno il rispetto e l'attenzione dovute ad una giovane , senza il massacro mediatico che almeno le permetterà speriamo di vendere un pò di copie in più,
Lo stile è semplice e chiaro , non saprei se definirlo un'inchiesta giornalistica , una cronaca o un romanzo , la valutazione letteraria poco mi interessa in questo caso , dopo il vergognoso attacco mi sento soltanto di esprimere la mia solidarietà . 
E' un piccolo pezzo della nostra storia raccontato attraverso gli occhi di una donna che ha perso il suo giovanissimo marito senza capire il perchè e che si è battuta per sapere la verità senza nulla ottenere. Rossella Scarpato è la moglie di Mario Scrocca militante di estrema sinistra poi sindacalista . 
Viene arrestato ed accusato con l'accusa di aver partecipato dieci anni prima all'uccisione di giovani fascisti , ricordati ancora ogni anno nel quartiere romano  del Tuscolano ,dotato di grande croce celtica  ( perchè?) da braccia tese , camicie nere e  zucche pelate . 
Il  giovane ,due giorni dopo l'arresto ( poche ore dopo sarebbe stato  scagionato ) viene trovato impiccato nella cella di Regina Coeli ( una cella antisuicidio ed antiimpiccagione !!!!!) . 
Volevo che restasse il senso di ingiustizia , di incompiuto , la rabbia,  scrive l'autrice. E' così.
Non sapevo nulla dei fatti di Acca Larentia e di questo sono grata al libro , che mi è servito anche per documentarmi . 
Un libro che ha il pregio , in un epoca di fiction , di verità nascoste e di manganellate e restrizioni delle libertà vere ,  di riarticolare parole di riscatto e di memoria .
La scena iniziale di una giovane Meloni che porta i fiori e li depone sulla croce celtica per me è stata impressionante e acclarante del periodo oscuro che stiamo vivendo , come è stato possibile ?. 
Altro che pacificazione , altro che ridiscussione dei valori del prossimo 25 Aprile ! 
Interessante nel libro la disamina sul "piagnonismo" fascista , virilismo e negazione che si è manifestato immediatamente all'uscita di questo libro " Riabilita le brigate rosse " hanno detto ...ma che hanno letto ?
lo hanno letto ? 
Che stanno blaterando ?
MI torna in mente la figura di letame fatta da un certo ministro allo Strega quando si era dimenticato,di leggere i libri in concorso pur dandone burbanzosamente il suo parere (?) . 
Che c'entra questo giudizio , sorge il sospetto che voglia solamente essere un richiamo per  chi i libri li usa per il tavolo che dondola.  Criticare a prescindere. 
Mai pensare alla storia ed alla ricerca delle verità ma solo a sbattere  i soliti mostri in prima pagina. 

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2373 pubblicato il 13 Aprile 2024 da ossimora

CAFFÈ AMARO - Simonetta Agnello Hornby • Il pesciolino d'argento

N:38
Simonetta Agnello Hornby
Caffè amaro
Feltrinelli

E' una storia di famiglia , nella Sicilia 800/prima metà del 900 , narrata attraverso le gioie ed i dolori di una donna. 
La narrazione prende spunto , come raccontato dalla Agnello Hornby , da vicende realmente vissute dalla nonna dell'autrice  stessa.
Una minuziosa ricerca etno storica che attraversa , guerre , fascismo , leggi razziali , lotte operaie , lavoro minorile , condizione della donna .
Tanta "Sicilia bedda" .
Primi del 900, Maria , figlia di un avvocato socialista e per questo con pochi soldi , sposa Pietro Sala , di famiglia ricca e borghese che ha subito il più classico dei colpi di fulmine incontrando una splendida ragazza   appena diciottenne .
Lei accetta il matrimonio mettendo però dei "paletti" certo inconsueti all'epoca , quello di poter incontrare a piacimento la sua famiglia di origine , continuare gli studi ,diventare maestra e decidere riguardo ad educazione e scelte per i figli. 
Vuole rispetto come donna ,Pietro , il marito si definisce amante del bello , colleziona antichità e gioielli , copre Maria di regali preziosi , la porta in viaggio e le fa conoscere ambienti a lei totalmente nuovi, la difende dalle grinfie delle cognate che la detestano e le fanno bere ...caffè amaro .
Maria è invece amata ed accettata dal suocero che la ritiene in gamba e cerca di affidarle pian piano gli affari  man mano che riconosce nel figlio il vizio del gioco , di un certo libertinaggio ed incapacità nel gestire gli affari di famiglia.
 Poi c'è Giosuè Sacerdoti, ebreo , amico d'infanzia di Maria , cresciuto come un fratello nella sua casa paterna , brillante , intelligente , intraprendente ; prima si allontana per darsi alla carriera militare poi diventa deputato con importanti incarichi ministeriali  fino al fascismo ed alla guerra quando le sue origini ebraiche lo mettono a rischio e lo costringono a rifugiarsi nei conventi , protetto dai frati . 
Fra lui e Maria l'amicizia si trasforma in una vera e profonda passione .
Quando il marito Pietro muore , dopo la guerra ,Giosuè e Maria con i figli grandi ricostruiranno la loro vita in una Palermo che riemerge dalla furia dei bombardamenti e della guerra . 
La narrazione procede spedita come una sorta di cronaca che si sofferma spesso su usi costumi della società siciliana dell'epoca . 
 Ho bisogno di belle storie .
MI è piaciuto !

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2372 pubblicato il 10 Aprile 2024 da ossimora


ECCO LA STORIA Di Daniel Pennac Del 2003 - (61) EUR 22,45 - PicClick IT

N:37

Daniel Pennac
Ecco la storia
Feltrinelli

Ero curiosa di rileggere Pennac era da "Come un romanzo" e "signori bambini " che non leggevo nulla.
Ho faticato molto ad arrivare infondo , lo ammetto...ma molto e sono stata anche tentata di lasciarlo ...
La storia di uno scrittore che racconta la storia di un dittatore agorafobico che si fa rimpiazzare nel suo ruolo da un sosia che a sua volta si fa rimpiazzare da un altro sosia che a sua volta si fa rimpiazzare da un altro sosia...
Una storia fra realtà e finzione .
Una riflessione sui mali della vita come beffardo gioco di maschere.
Una lettura per me difficile e faticosa. 

Alcune  cose molto "Pennac" da segnarmi ...

*Avviso alle autorità che richiedessero la mia testimonianza a un processo in corte d'assise ; non ho il ricordo facile.La mia memoria colleziona foto sfocate .I miei ricordi più recenti sono ombre ; nella mia vita ho riscoperto dieci volte lo stesso quadro nello stesso museo, lo stesso paesaggio dietro la stessa curva , come se non li avessi mai visti ;appena vissuti gli avvenimenti si cancellano dal mio schermo e così le pagine lette , la maggior parte dei film , i sorsi di un buon vino , come se uno scrupoloso oblio badasse a mantenere il mio livello di ignoranza .I volti e i nomi svaniscono troppo presto in me , i miei contemporanei mi lasciano impressioni insieme vaghe e profonde come tatuaggi fatti con l'inchiostro diluito .I più suscettibili ne soffrono , certo mi tacciano di indifferenza o di egoismo ...Che cosa posso rispondere loro ? Che mi aiutino allora a ritrovare la mia macchina parcheggiata chissà dove , che cerchino fra le pieghe del mio cervello il codice dimenticato della mia carta di credito .Pessima memoria quindi ,,presenza titubante nel mondo che mi impedisce di testimoniare .Da cui probabilmente la mia avidità di romanziere , l'immaginazione affamata di ricordi si ostina a ricomporre la vita da un abbozzo!

"Come nascono i suoi personaggi?" Così , dall'imprevedibile e necessaria combinazione tra le esigenze di un tema , le necessità del racconto , i sedimenti della vita , le casualità delle fantasticherie , gli arcani di una memoria capricciosa , gli avvenimenti , le letture , le immagini, le persone. 

*Ora sono io a svegliarmi in piena notte .Svegliarmi ; uno sogna e si ritrova a pensare .La notte scorsa ho sognato le due illustrazioni del fegato che ornavano il fondo della mia classe alla scuola comunale di Savigny -sur .Oyse : il fegato dell'alcolizzato e il fegato sano .Con gli occhi sbarrati mi sono ricordato che la mia fntasia di bambino associava le turgescenze del fegato cirrotico a un mazzo di fiori , essendo oltre tutto graziosamente colorato ,mentre l'altro , quello sano , piuttosto spento , non era granchè invitante , non capisco perchè si dovesse avere paura di quella bellezza in espansione :

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2371 pubblicato il 08 Aprile 2024 da ossimora

Un animale selvaggio : Joël Dicker: Amazon.it: Libri

N:36
Joel Dicker
Un animale selvaggio 
La nave di Teseo 

Ho assistito all'intervista a questo scrittore da parte di Geppi Cucciari a "splendida cornice "e sono rimasta colpita ed incuriosita dal successo che ha questo scrittore svizzero  in tutto il mondo . 
Tradotto in 40 lingue ; ha preso diversi premi , venduto venti milioni di copie dei suoi libri , (sette  romanzi a nemmeno quaranta anni! )
Il romanzo scorre molto bene .
C'è mestiere .
Più di 400 pagine se ne volano via in un soffio. 
A volte la narrazione risulta molto cinematografica ed un po' estenuante ; continui cambi di scena , salti temporali scanditi dal passaggio di anni , giorni , ore , prima dell'evento clou. Sceneggiatura da serie tv direi.
Un thriller dal ritmo incalzante che non si fa abbandonare però  , la trama è ben studiata e gli intrecci in linea di massima credibili anche se ci sono   continui ribaltamenti e colpi di scena .
Siamo a Ginevra e tutto ruota attorno ad una rapina ad una gioielleria nel Luglio 2022 .
I personaggi principali sono Sophie ( la pantera, l'animale selvaggio) e suo marito Apard , i vicini di casa Greg e Karine .
La prima coppia incarna il fascino , la ricchezza , il successo , mentre la seconda la mediocrità , la frustrazione ed una certa invidia sociale. 
Ma tutto non è come appare .
Ecco allora sotterfugi , bugie , tradimenti , infedeltà : altri personaggi , coloro che squarciano in qualche modo il velo di perbernismo ; Fauve per Sophie , Marion per Greg . 
Dietro ogni legame sentimentale si celano uno o più segreti , dietro ogni ruolo professionale c'è qualche ombra o qualche precedente imbarazzante . 
Trionfa il dubbio e la sorpresa. 
Nessuno spessore. 
Lettura di pura evasione ;( non ho niente contro la lettura chewing gum ) .

Mi ha fatto pensare ad "Una Svizzera al di sopra di ogni sospetto" , un luogo di ordine e sicurezza , di pulizia e , gerani fioriti che accoglie tutto il denaro , l'oro e la ricchezza di dittatori , tiranni , boss delle droga di ogni luogo .UN ordine disordinato .


***

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2370 pubblicato il 06 Aprile 2024 da ossimora

FILIPPO TIMI - E LASCIAMOLE CADERE QUESTE STELLE - FANDANGO LIBRI - 2007  ottimo EUR 2,90 - PicClick IT


N:35

Filippo Timi
E lasciamole cadere queste stelle 
Fandango libri 

Certamente non è un romanzo .
Non c'è una storia ma c'è dentro il raccontare un universo femminile visto ed analizzato "vissuto" da Timi.
Una raccolta di "impressioni"più che racconti veri e propri , sul mondo femminile . In realtà io credo ci siano soprattutto gli stati d'animo dell'autore stesso , parecchio egocentrico , prova a penetrare l'animo delle donne , vi si mescola , diventa egli stesso donna ed uomo e frocio e trans poi lesbo. 
Il dolore , l'amore , il male che si fanno e che subiscono ,  le donne per amore, per i figli per chi le merita , per chi non le merita.
Un lungo sogno , raccontato con l'energia di Timi , un matto che sembra davvero divorare la vita .
Un brainstorming unico , carrellata di situazioni dove la "donna " è una sola che donna non è : Filippo Timi .
Alla fine del libro lui ringrazia tutte le amiche /persone alle quali si è ispirato ma il filo del narrare è lui e si sente bene .
In certi punti ho ravvisato sdolcinature o frasi un po' lise e retoriche a volte ho trovato definizioni e situazioni ironiche e divertenti anche nell'uso pur saltuario del dialetto perugino. 
E' un fuoco d'artificio .Tutta energia.

Vorrei in una notte , quando tutti dormono e tutti dormono sempre , vorrei far sparire ogni seggiola in ogni casa e costringere il mondo a stare in piedi e vedersi per l'altezza che ha e non per quella che negli specchi crede di avere .Nella grande sala dell'anima toglierei tutte le seggiole dove i  sentimenti poltriscono come vecchie zitelle e magari uomini dalle giacche stanche tutti ad ascoltare la musica di una guerra silenziosa.

"Ci sono gesti improvvisi di una donna talmente legati ad un amore così spontaneo che l'uomo per arrivare a una simile civiltà del cuore ,ci metterà , se mai ne avesse tempo , altri cinque secoli d'evoluzione. "

"Da quanto tempo covavo in me questa rabbia ?Non è possibile che un simile tanfo arrivi all'improvviso, da qualche parte doveva esserci la carogna di un sentimento ucciso."

"La donna bassa più alta che io avessi mai incontrato" ( piccolina ma con un collo dei più lunghi che io avessi mai visto"

"Ogni volta che vedo una cosa bella , io la vedo due volte , uno per te e una per me. Non mi era capitato mai prima , devo rubare tutto subito"



 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2369 pubblicato il 04 Aprile 2024 da ossimora

Gli ingredienti segreti dell'amore - NARRATIVA, BIOGRAFIE E STORIE VERE,  ROSA - Shop Diffusione del Libro

N:34

Nicolas Barreau
Gli ingredienti segreti dell'amore 
Feltrinelli

Un libro leggero , leggero ( da ombrellone qualcuno lo definirebbe) che si legge al volo come sorbendo un drink o un buon bicchiere di vino , di certo non  lo si può far rientrare nella letteratura con la L maiuscola ma mi sono divertita a leggerlo , forse mi ci voleva , il grigio piombo dei cieli desertici era insopportabile ed incideva sull'uomore. 
 Assolutamente francese ( luoghi , bar, piatti , atmosfere ) romantico, ironico, curato , ottimistico , ben costruito ed infondo piacevole .
Un mio caro amico lo definirebbe di certo "Lettura chewing gum" , da consumare veloce  che poi si appallottola e si butta via .
 L'ho ripescato in una bancarella dell'usato , mi ha attratto ( la copertina?) e devo dire che mi ha rilassato e fatto ridere spesso. 
Un prodotto d'intrattenimento ben fatto. Credo sia stato realizzato anche un film.
La protagonista è una bella e fascinosa parigina , Aurelie Bedin , attraente chef che gestisce un bel ristorantino di famiglia ,"Le temps de cerises " ed ha come patrimonio lasciatole dal padre anche le ricette del "Menu d'amour" ( le ricette sono allegate a fine romanzo ) Dopo una grossa delusione d'amore Aurelie è depressa e demotivata , ha esaurito le  sue lacrime quando si rifugia in una libreria  incontra un anziano simpatico libraio che le consiglia un libro   "Il sorriso delle donne " , di un misterioso , sconosciuto , scrittore inglese,  lei lo legge voracemente fino ad imbattersi in un pezzo nel quale si riconosce e in cui viene citato anche il suo ristorante , allibita da questa che sembra quasi una magia si allontana dalla sua tragedia amorosa.
Rallegrata e calmata decide che vuole conoscere a tutti i costi l'autore . 
Qui cominciano intrecci e bugie .
La cosa non si presenta semplice .L'editor della casa editrice francese , Andrè ,la dissuade , poi l'aiuta , poi la dissuade , continuano le ambiguità ed i colpi di scena in cui nulla è come sembra .
L'happy end è garantito ma non banale. 

***

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2368 pubblicato il 02 Aprile 2024 da ossimora

Collaborazione] Recensione: Vicolo Sant'Andrea 9 - Manuela Faccon - La  Biblioteca di Eliza

N:33 

Manuela Faccon 
Vicolo S. Andrea 9
Feltrinelli

Siamo a Padova , ultimi anni della guerra , durante la Repubblica di Salò e le sue efferatezze , poi negli anni 50 .
La protagonista , Teresa ,fa la portinaia in una palazzina del centro città abitata dalle sorelle Pozzo.
 Teresa ha un segreto che porta dentro di tempi delle leggi razziali quando era a servizio nel ghetto ebraico dalla famiglia Levi . 
La signora  Levi la rispetta , le insegna a leggere , le consegna anche un libro di Alba de Cespedes invitandola a leggerlo ed a farne tesoro per la sua vita di donna. 
Quando tutta la famiglia viene arrestata per finire nei campi ,prima di concentramento e poi di sterminio la madre consegna a Teresa il suo piccolo Amos implorandola di portarlo in salvo .
Teresa prende a cuore la missione di salvare il neonato ed organizza la sua vita perseguendo questo obbiettivo . 
Questo le costerà moltissimo ; incontra sulla sua strada un feroce militare /gerarca che vuole strappargli la confessione sul bambino e che cercherà pure di violentarla ; lei si ribella decisamente e l'"uomo" non esita a farla richiudere in manicomio . 
Ci resterà per quattro anni , acquisendo la consapevolezza che molte delle persone rinchiuse erano perfettamente sane di mente ed avevano il solo "difetto" di agire in maniera libera. 
Incontra una donna caporeparto che diverrà sua cara amica e con la quale ridiscutono l'esperienza del manicomio enucleando l'assurdità e l'inutilità di certe metodologie di cure. 
Teresa riesce infine  a ritrovare Amos e persegue l'obiettivo di raccontar lui di chi è figlio ; lo fa con sofferenza e dignità fino ad arrivare a sciogliere i nodi della sua storia e riprendersi la sua vita .

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2367 pubblicato il 30 Marzo 2024 da ossimora

Amazon.it: Tanto poco - Lodoli, Marco - Libri

N:32
Marco Lodoli 
Tanto poco
Einaudi 

Più che un romanzo si tratta di un racconto di nemmeno 100 pagine che si legge in un'ora . 
Poetico , malinconico , visionario.
 Scritto da un uomo che racconta la vita di una donna , questa cosa mi colpisce sempre , non la capisco bene.
La protagonista è una giovane bidella di una scuola della periferia di Roma , una periferia che diventa un universo lontano dal centro storico , un mondo a parte fatto di amiche sfuggenti e uomini che passano e sfuggono , di discoteche rumorose che la protagonista odia e di violenze quasi accettate come ineluttabili. 
Si innamora di un giovane professore di lettere .
Lei lo ama in silenzio , tenendosi in disparte, lo osserva , lo accompagna con gli sguardi , segue la sua vita , le sue evoluzioni , le sue sconfitte ed i successi .
Lui è un giovane dai riccioli neri , ribelle ,intemperante , pieno di sogni .
Quaranta anni trascorsi a difenderlo dai pericoli , dalle cattiverie del mondo "reale" .
Lui scrive romanzi oltre ad insegnare ed il successo lo sfiora appena. In silenzio , sempre nascosta perchè per un attimo di felicità bisogna saper perdere tutto ma anche perchè non si sente all'altezza di poter esistere ai suoi occhi, 
Le storie nell'esistenza della donna esistono , vive delle relazioni poco importanti che sembrano non aver alcun peso reale  nella sua vera vita costituita dal suo unico reale interesse.: Massimo .
L'amore da lontano , che non si sporca con la vita , con il quotidiano , con la routine ,puro , assoluto, incrollabile.
Lei lo segue e lo ama e rinuncia a tutto per lui ; un sentimento folle e travolgente più forte di ogni realtà respingendo il mondo per consegnarsi ad un'unica realtà bellissima e tutta  dispiegata unicamente   dentro di lei . Onirico.

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2366 pubblicato il 30 Marzo 2024 da ossimora


San Marino Goodbye di Luca Restivo, Blackie Edizioni – SanbaRadio

N.31
Luca Restivo
San Marino Goodbye

Capita un giorno che i confini della più antica repubblica del mondo( e fra le più minuscole) vengano sigillati ed impedito l'accesso  allo stato agli italiani per una decisione dei reggenti del piccolo stato . 
Si inizia una vera guerra che diventa preoccupante quando il denaro ed i conti correnti degli evasori italiani vengono "congelati" nelle casse delle banche del Titano. 
Non mancano nel romanzo richiami alla vera storia di San Marino ed  a certi aneddoti che ne hanno segnato l'esistenza 
Succede a questo punto un pò di tutto : personaggi di ogni tipo alla frontiera sbarrata e presidiata da improbabili guardie , un pullman di nostalgici che vengono da Predappio in gita turistica , influencer che spacciano la loro vita in camper tramite sponsor , capitani reggenti imbroglioni che si cimentano in intrighi di palazzo internazionali .
Un rutilante racconto di tentativi di penetrazione ed accadimenti improbabili e divertenti che spesso fanno proprio ridere apertamente. 
In realtà nella storia che porta il titolo di una canzone di Casadei , c'è  sotto traccia  l'ossessione per i confini , i venti di guerra , l'odio per il diverso , i danni di certa informazione e di una certa retorica. Sempre in bilico fra la commedia satirica e la tragedia .Si sente bene che l'autore , al suo primo romanzo lavora per la Tv , come autore e sceneggiatore. nel suo profilo FB ha inserito un'immagine con scritto "proteggere le persone non i confini ."

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2365 pubblicato il 25 Marzo 2024 da ossimora

L' amore in un clima freddo - Nancy Mitford - copertina


N:30
Nancy Mitford
L'amore in un clima freddo
Adelphi

Il romanzo presenta la nobiltà inglese a cavallo  fra le due guerre , nella piena indolenza della vita di campagna : feste , cene , salotti , caminetti , gioielli fasti e smancerie in un caleidoscopio di immagini manieristiche .
La trama è praticamente inesistente : i personaggi la fanno da padrone , nel susseguirsi di giornate sempre uguali , eleganti e fastose fino alla nausea ,descrizioni di abiti , acconciature , mobilio , pigri ed indolenti all'eccesso mentre nulla avviene di particolarmente intrigante a parte un matrimonio "scandaloso" e l'arrivo di un nipote ereditiere , talmente gay da sfiorare il caricaturale ."L'amore in un clima freddo " è forse questo , freddezza .Non esiste un solo accenno ai sentimenti autentici o comunque partecipati , vissuti , gli sposi vivono insieme in una recita estetica , senza dialogo e senza comunicazione , nascono o muoiono figli senza gioia e senza dolore  reale, al massimo ci si limita ad allontanarsi per un periodo dalle feste per un po' . 
Terribilmente inglese , autoreferenziale ( gli altri: i sottomessi in India o odiatiamati francesi , gli italiani con la loro terribile lingua , gli spagnoli ed il loro olio nei cibi ...tutti pessimi per gli aristocratici inglesi) terribilmente noioso a tratti irritante. 
Un'aristocrazia vuota , ignorante e micidiale .
Onore ad Adelphi che riesce almeno esteticamente a nobilitare creazioni assolutamente mediocri.

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2364 pubblicato il 23 Marzo 2024 da ossimora

Le cascate - Joyce Carol Oates - Libro - Mondadori - Oscar contemporanea |  IBS


N:29
 Joyce Carol Oates 
Le cascate 
Mondadori

 Prima lettura interamente in book reader ( non è che mi piaccia tanto ma in questo caso è andata ...) 
Un bel libro. Storia di una famiglia insolita ed insieme di un luogo insolito : Niagara , combinazione  unica al mondo di bellezza naturale , boom turistico e boom industriale con conseguenti devastazioni ambientali ; un luogo capace di rappresentare in breve tempo ed in pochi km ,la storia ed il destino del mondo moderno .Una Oates che prende, non c'è una parola fuori posto e niente che non sia degno di ammirazione e riflessione.
 Un'opera sostanziosa , dotata di una scrittura limpida e piacevole , non priva di personalità. 
Valida testimonianza storica (quella del disastro ecologico di Niagara con scandali e processi è una storia vera )
Penetrazione psicologica , personaggi a tutto tondo , il coraggio di raccontare le relazioni umane e familiari come sono ( complesse ,mutevoli) senza ipocrisie, intuizioni poetiche , dimensione narrativa quasi "epica" .
Impetuosa. 
Siamo negli anni 50 Ariah , fragile ( apparentemente) e piena di complessi e tentennamenti , rimane vedova durante la luna di miele .Dopo la pima notte di nozze il suo sposo si getta dalle cascate .
La Oates ben racconta la prima notte di nozze vista dalla sposa e dallo sposo .
La ferita non è ancora rimarginata che un giovane avvocato Dirk Burnaby rimane stregato dall'aria strana e spaesata della vedova innamorandosene e chiedendola in sposa . 
Ariah e Dirk saranno travolti da una autentica passione , innamorati , coinvolti , sembrano indivisibili . 
Nascono tre figli , due maschi ed una femmina. 
Ma la Oates riesce a passare dalle rose alle spine .
Questo non è un romanzo rosa , la frattura fra i due  avviene per l'interessamento di Dick per i rifiuti tossici , le giovani vite spezzate da crimini ambientali , l'avvelenamento del terreno che causa leucemie e deformazioni nei bambini
. L'interesse dei potenti a coprire tutto questo ed anzi a favorirlo colpiscono nel profondo Dirk che si appassiona , si concede completamente ad un processo perso in partenza fino a perdere la sua famiglia e la vita stessa .
I tre figli della coppia da adulti  ricercano la storia del padre , lo vogliono conoscere , riescono a comprenderlo ad apprezzarlo ed a riabilitarlo agli occhi della comunità e della madre stessa che non era stata capace di stargli accanto all'epoca. 
La prosa della Oates ti cattura e dispiace molto interromperla. 

***

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2363 pubblicato il 20 Marzo 2024 da ossimora

I veleni della dolce Linnea di Arto Paasilinna, recensione del libro

N:28
Arto Paasilinna
I veleni della dolce Linnea
Iperborea

Ripescato in un mucchietto di libri comprati in altro tempo ed ancora non letti .
Benone! 
Troppo divertente questo breve intenso romanzo del finlandese Arto Paasilinna ( la lingua finnica deve essere molto complicata , solo leggendo nomi di persone , luoghi , strade si fatica !) 
L'ho dovuto finire velocemente perchè la storia della "dolce " Linnea è davvero travolgente .
Arsenico e vecchi merletti! Avevo letto che Paasilinna è molto letto ed amato in Finlandia e nel grande Nord , una sorta di Pennac / Benni scandinavo . 
La tranquilla settantottenne Linnea , vedova di un colonnello dell'esercito vive da sola in una villetta alla periferia di Helsinkj , sarebbe serena assiema al suo micio se non avesse mensilmente  la vita sconvolta dall'esistenza di un nipote , il nullafacente e piccolo criminale Kouko e da due suoi sodali altrettanto sconvolti e delinquenti che la vessano in ogni modo e la spillano soldi in continuazione . 
Quando ,dopo l' ennesima uscita sgradevole con strascico di minacce e distruzioni varie ,l'anziana signora decide di andarsene e di denunciarli i tre decidono di accopparla , ma le cose prenderanno una piega ben diversa ....
Una lettura leggera , molto ben architettata e scritta , un'ironia grottesca che contiene una punta di sapida cattiveria in cui l'autore mette in evidenza il malfunzionamento di certa burocrazia , della polizia e soprattutto il rapporto non sempre facile fra vecchia e nuova generazione provando a sorriderne .
Niente male davvero il risultato; humor nero di raffinata eleganza. 

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Appunti di lettura 2024

Post n°2362 pubblicato il 18 Marzo 2024 da ossimora


Mostri meno noti del ventunesimo secolo eBook : Fu, Kim, Reali, Chiara:  Amazon.it: Libri

N.27
Emma Donoghue
Lezioni imparate dal cuore
Einaudi 

Ho scoperto Emma Donoghue solo ora mentre sono diversi i romanzi che ha scritto ed anche le sceneggiature per i film ( Room) .Questo romanzo prende forma durante la segregazione del covid,  molti sono i documenti , i diari e le testimonianze che la scrittrice ha consultato ed analizzato per raccontare questa storia .
I diari più rilevanti sono quelli di Anne Lister (1791-1840), dichiarati "Patrimonio UNESCO nel 2011".
Questo romanzo narra la vera storia di Anne Lister, una delle prime donne inglesi ed omosessuali a vivere nell'800 una vita libera ed aperta ed addirittura a contrarre un matrimonio simbolico assieme  ad Eliza Reine , angloindiana , figlia di un funzionario della Compagnia delle Indie e di una Bibi ( una donna indiana dalla quale eredita la pelle scura che la metterà spesso in crisi una volta tornata in Inghilterra) .
La loro storia d'amore all'interno del collegio cresce piano piano in un crescendo che mette subito in luce il carattere esplosivo , ribelle ed insolente di Lister e quello più intimo e problematico ma non meno passionale di Eliza ed arriva a farle diventare un universo privato che aspetta il momento intimo quando si poteva nell'oscurità della notte esprimere la loro carica erotica. .
La Manor School a York è il teatro della loro storia ma anche delle vite e delle infinite regole per le giovani donne che la frequentano nell'800. Non mancano accenni alle guerre imperialiste e coloniali dell'impero britannico ed alla guerra di Napoleone ( chiamato col nomignolo di Boneey) .
Istruzione , giochi , passatempi , modi di abbigliarsi , premi e castighi , lo studio del francese (nonostante l'eterna rivalità fra i due paesi) la ginnastica , le buona maniere . Si penetra in questo mondo nel quale le ragazze vengono preparate soltanto al matrimonio, in realtà.  Lister durante una delle sue spericolate trasgressioni si rompe una gamba è costretta ad abbandonare l'istituto .Pian piano si riprende , inizia la vita avventurosa che aveva sempre sognato cambiando via via diverse amanti .
Elisa invece precipita in un'infelicità senza sbocchi che la porta in età più matura in  manicomio ( la sensazione sui manicomi dell'epoca è tremenda , credo ci finisse anche chi era appena depresso o rabbioso !)dove scrive lettere a volte dolcissime a volte molto rabbiose all'amata, lettere che non invierà mai in un continuo rimuginamento interiore.
Un romanzo intenso e coraggioso , molto ben definite atmosfere e personalità delle due giovani.

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Appunti di lettura 2024

Post n°2361 pubblicato il 14 Marzo 2024 da ossimora

È colpa mia. Un caso per l'ispettore Anita Landi - Wanderlingh, Domenico -  Ebook - EPUB2 con Adobe DRM | IBS

N 2
6
Domenico Wanderlingh
E' colpa mia 
Un caso per l'ispettore Anita Landi
Astoria

Sono stata attratta da questo giallo soprattutto perchè è ambientato prevalentemente a Città di Castello , la mia città .
Fa un certo effetto vedere / leggere di avvenimenti che accadono e si sviluppano nelle vie , nelle piazze , nelle passeggiate e nei luoghi che conosco molto bene.
Anche certi personaggi , certi soprannomi che compaiono citati o rappresentati sotto traccia creano un senso di familiarità oltre a qualche meraviglia quando di narra di percorsi segreti sotterranei che collegherebbero palazzi "nobili " della città .
Scopro a libro terminato che il libro è il secondo di una "saga giallista" che fa riferimento alla protagonista : Anita Landi , atletica e battagliera ispettrice milanese con qualche dubbio intimo sulle scelte di vita che dovrebbe o potrebbe intraprendere. 
In questo caso tramite un magistrato milanese che la stima viene dirottata a Città di Castello per dipanare un'indagine che la porta in Alta valle del Tevere  ( viene citata Celalba , Badia Petroia , Trestina Canoscio , Anghiari ...) per indagare in merito ad una serie di delitti efferati che sembrano condurre ad un'unica responsabile già inquisita ma che lei piano piano riuscirà a dipanare con successo. 
Il giallo è serrato per violenza, colpi di scena e vari percorsi ed indizi attraverso cui si può risolvere l'indagine. 
L'energia e la dinamicità della commissaria , non disgiunta da un certo intuito e da notevole spirito di osservazione portano alla fine a districare tutti i nodi di una storia in realtà a tratti ingarbugliatissima e con molti personaggi. ( forse anche un pò troppi)  solo alla fine si distende e si semplifica il tutto peraltro con un esito abbastanza imprevedibile.
Si lascia leggere piacevolmente anche nelle parti dove appare realmente un pò troppo carico di intrecci .

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Appunti di lettura 2024

Post n°2360 pubblicato il 11 Marzo 2024 da ossimora

V13 di Emmanuel Carrère: la recensione del libro


N:25

Emmanuel Carrère
V13
Adelphi

Il mio terzo Carrère dell'anno in corso e di sempre.
V13 sta per venerdì tredici e si riferisce al 13 di Novembre  del 2015 quando a Parigi avvennero una serie di attentati terroristici effettuati da cellule islamiche, in un paio di bistrot , allo Stadio di Francia ( per fortuna senza gravi conseguenze perchè fermato in tempo) e soprattutto nella sala da concerti del Bataclan .
Quella sera suonavano gli  Eagles of death metal .
Gli attentati con i fucili Kalashnikov puntati a distanza ravvicinata e con l'esplosione di uomini bomba immolatisi , causarono 130 morti ed oltre 350 feriti . 
Sconvolsero la vita di tutte queste persone , di moltissime famiglie e di Parigi e la Francia intera. 
Carrère raccoglie ampliandoli i suoi articoli per l'Observateur ed altri quotidiani esteri.
Ogni giorno per dieci mesi Carrère si è seduto accanto ai sopravvissuti ed ai parenti delle vittime , ascoltando i racconti , emozionandosi e raccontando passo passo il processo.
Alla fine l'impressione è che raccontare , ascoltarsi , mettersi nella disponibilità di emozionarsi e di partecipare sia stato un liberarsi collettivo del dolore e del male , un "mettere in comune " per andare oltre , anche perchè in realtà i veri esecutori materiali degli attentati erano tutti morti .
IL libro è distinto in 3 parti , le vittime( il più esteso , doloroso ed emozionante ), gli imputati , figure di secondo piano  , perlopiù fiancheggiatori che appaiono un pò sballati e poco consapevoli sia delle azioni compiute che della loro vita .
Tutti provenienti dai quartieri ghetto di Bruxelles , in qualche caso inviati alle scuola coraniche in Arabia Saudita dalle famiglie per riabilitarsi e tornati "radicalizzati , nuova carne da macello.
La terza parte sulla corte , i giudici ,è forse la meno interessante ed anche la più breve. 
La scrittura di Carrère è ottima , scorrevole , intensa , priva di fastidiose  melensaggini e di dictat assertivi e razzistoidi pur essendo pienamente partecipe dei fatti tanto da diventare anche amico di alcuni dei testimoni ,non si perde in ricercare certezze che vadano oltre i fatti nudi e crudi. 

Bisogna ammetterlo , chi si appassiona ai processi , cronista giudiziario di professione o cronista occasionale come me , è affascinato più dai colpevoli che dalle vittime .Per le vittime si prova pietà , ma è dei colpevoli che si cerca di capire la personalità . Sono le loro vite che vengono passate al setaccio per scovare il punto di rottura , il momento misterioso in cui hanno deviato verso la menzogna o il crimine . Al V13 accadde il contrario . Le cinque settimane di deposizione delle parti civili ci hanno devastato , sconvolto , e ciò che riaffiora a quasi quattro mesi di distanza sono i loro volti messi a nudo dalla tragedia .

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2359 pubblicato il 05 Marzo 2024 da ossimora


Tangerinn - Emanuela Anechoum - Recensione libro


N:24
Emanuela Anechum
Tangerinn
edizioni  e/o 

"Tangerinn" è il nome che Omar, migrante arrivato dal Marocco , ha dato al suo bar situato vicino alla spiaggia , in Calabria , vicino al mare dal quale arrivano continuamente nuovi migranti.
 Mina è la figlia di Omar e di Berta la madre italiana che vive chiusa in un mondo tutto suo . Anche Mina decide di emigrare  come il padre ma verso Londra in cerca di una sua identità , nel tentativo sempre molto "costruito" di crearsi una personalità cosmopolita , infondo però Londra , gli inglesi , il cibo , il clima , le mode , gli atteggiamenti non le piacciono davvero , sembra un' osservatrice , una studiosa delle persone  mai partecipe infondo. 
Quando il padre muore torna in Calabria dove ritrova le persone della sua vita , la sorella Aisha che è diventata musulmana praticante , porta l'hjab , gestisce il bar e fa volontariato sostenendo ed aiutando i nuovi arrivi dal mare. 
La madre è attonita dalla morte del marito , non si alza quasi più dal letto e naviga in un'assenza che è la sua essenza. 
Ci sono poi la nonna materna e la sua badante polacca .
In attesa di riallacciare dei legami e di gettare le ceneri del padre nel Mediterraneo Mina  conosce Nazim , un ragazzo turco che lavora nelle navi che salvano le persone e ripercorre la vita del padre , nella sua vita in Marocco , fra i tanti fratelli , la miseria e la spinta ed il bisogno di collaborare, riuscendo ad arrivare  grazie anche ad un caro amico di Tangeri in un'Europa ostile e desiderata , nella parte ricca del mondo .
La Francia non gli piace ed arriva in Calabria che riconosce come terra più vicina alla sua sensibilità. 
Due generazioni unite dal bisogno di partire, di essere altrove ; Omar per questioni strettamente economiche , la figlia Mina per una irrequietezza che assume la necessità di affermarsi , di definirsi , di conoscersi attraverso la conoscenza di altri mondi.
 Le tanto esaltate "radici " diventano un'identità sfuggente , mescolata, ibridata di generazione in generazione , ineffabile,  "quando sono lì vorrei essere altrove e viceversa".
Una piacevole costruzione della storia , priva di pietismo sempre ed a tratti originale ed illuminante, mai moralista mai retorica nel parlare di integrazione .
Le radici come sogno sfuggente vaticinato e non sempre però capace di farci ritrovare . 

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Appunti di lettura 2024

Post n°2358 pubblicato il 02 Marzo 2024 da ossimora


L'altalena del respiro | Herta Müller - Feltrinelli – Libreria Obli

n: 23
 

Herta Muller
L'altalena del respiro
Feltrinelli

Questo libro ce l'avevo in libreria dal 2009 , quando Herta Muller che lo ha scritto ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura .
Lo avevo iniziato ed abbandonato . 
Non era il mio tempo giusto .
L'ho ripreso adesso, periodo di letture intense nel quale riesco a leggere agevolmente anche le pagine più toste.
Non è un libro facile , peraltro percorso da un senso di algido distacco che a tratti fa rabbrividire.
Nel 1945 , dopo che la Romania aveva dichiarato guerra alla Germania , i russi , dopo essersi liberati del dittatore fascista Antonescu , chiesero al governo rumeno che tutti i tedeschi abitanti in Romania venissero impiegati nella ricostruzione dell'Unione Sovietica distrutta dalla guerra ; uomini e donne dai 17 ai 45 anni vennero deportati nei lager ; campi di lavoro forzati sovietici. 
E' un libro duro e non potrebbe essere diversamente dato che  le singole sezioni / capitoli analizzano in maniera a tratti anche poetica ...neve , pioggia , grigio, fame, paura, lavoro, cemento, sabbia, carbone, mattoni ,pidocchi, cimici, desolanti solitudini, nostalgia ,pane e razioni, fame, morte pur non trattandosi certo di un campo di sterminio.
In apertura ."tutto quello che ho lo porto con me"...perchè lì dentro ciò che si possiede diventa quello che si è.  
I guanti rammendati dalla zia, un alberello di natale in fil di ferro, una sciarpa rappresentano la dignità di un uomo ; i gambali di cuoio da vendere diventano la fame che graffia, morde , dilania mente e corpo ed invade ogni parte di sè , un angelo nero , arrabbiato che veglia costantemente e si appropria di tutto .
Una fame che si appropria di tutto , nutrita a bietolone ,a formiche , a sabbia. 
Un foulard di seta rappresenterà l'umiliazione di dover inghiottire e vincere la diffidenza verso gli altri.
Il lager è "singolare" , non c'è il "NOI".
La scrittura stessa della Muller , scabra ma con descrizioni che diventano paura e certezza di essere occupato soltanto nella necessità di sopravvivere.
Ogni oggetto è vivo per tenere in vita Leopold Auberg ; protagonista e voce narrante. 
Un 'opera visionaria .
Leopold ha 17 anni quando lascia la sua cittadina" angusta come un ditale" dove tutti i sassi hanno occhi.
Porta con sè le parole della nonna "so che tornerai".
La Muller impara a conoscerlo da vicino il lager e lo fa ascoltando Oscar Pastior ,un effettivo deportato che racconta e racconta fornendole centinaia di appunti e di annotazioni , tantissimi particolari che lo fanno rivivere .
Neppure quando un prigioniero , un forzato nel lager torna a casa riesce a dimenticare , ad archiviare un'esperienza definitiva.
Ed anche noi che leggiamo .
Alcuni titoli dei brevi capitoli sono fortemente immaginifici...acquavite di carbon fossile ,i fantomatici dolori dell'orologio a cucù, dal pane proprio al pane delle guance, il flacone scettico e quello ingenuo, ogni turno è un'opera d'arte, uomo di patate, cielo sotto terra sopra, il bacio di latta, leggerezza di fieno, sulla felicità nel lager, radicale come il silenzio...

 
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Appunti di lettura 2024

Post n°2357 pubblicato il 29 Febbraio 2024 da ossimora





Amazon.it: Acqua nera - Oates, Joyce Carol, Marenco, Maria Teresa - Libri


N.22
Joice Carol Oates 
Acqua nera
Il saggiatore

Un'amica mi ha consigliato di leggere la Oates che non avevo mai preso in considerazione ( prima ero più diffidente verso gli autori americani ) ..
L'americana è molto prolifica nella scrittura , sfogliando ho scoperto moltissimi romanzi !
Io ho iniziato da questo piccolo libro di appena 135 pagine , probabilmente leggerò altro.
La Oates si è ispirata ad un reale fatto di cronaca ( è un periodo che mi imbatto in  questa tipologia .di narrazioni ..Carrere, Capote) 
Nel 1969 durante la festa nazionale del 4 Luglio , un'auto precipita nel fiume , il senatore che era a bordo riesce a sopravvivere , la giovane a bordo muore.
 Siamo nel Maine , a Grayling Island .
La Toyota nera , guidata dal senatore ( Ted kennedy , mai nominato ) , uomo di mezza età , che guida con in mano l'ennesimo drink , trasporta la giovane Kelly , conosciuta da poco , verso una camera d'albergo nella terraferma .
La velocità, la strada malmessa , il buio, l'alcool , la tracotanza del potere , il sesso forse ,  tutto concorre all'accadere dell'incidente ed al tragico epilogo.
L'auto esce di strada e precipita  nell'"acqua nera" .
L'angoscioso flusso di pensieri di Kelly è uno scorrere a ritroso sulla sua vita , dall'infanzia al presente , in un mescolamento concitato. Una giovane americana di buona  famiglia e di ottimi studi ,  educazione puritana , conosce un uomo di potere "un suo mito " , sul quale ha anche scritto una tesina per l'università ; un animale politico avvezzo ad intrighi e trame d'ogni tipo .
La giovane donna ha uno stato di eccitazione misto già al senso di colpa ed ora al terrore. 
Un'analisi sull'incontro anomalo fra giovani donne e uomini di potere : non mancano temi di critica sociale come l'articolo scritto dalla giovane contro la pena di morte e sul presidente Bush che ha portato alla guerra del golfo. 
Nonostante lo scandalo  , Ted Kennedy non ha mai pagato nè per la guida in stato di ebrezza nè  per l'omissione di soccorso ( lui si è salvato ma prima di allertare i soccorsi si è preoccupato di salvare le apparenze) , solo la sua carriera politica è stata irrimediabilmente compromessa dall'evento.

" Benchè ne fosse lusingata , come poteva non esserlo dal momento che un uomo importante le parlasse con tanto fervore , ignorando gli altri , lei si affrettò a dire :" Non esiste una cosa definibile come "mia generazione" Senatore : "Siamo divisi dalla razza, la classe sociale , l'educazione , la politica e persino da definizioni sessuali . La sola cosa che ci lega è la nostra separatezza."

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Appunti di lettura 2024

Post n°2356 pubblicato il 28 Febbraio 2024 da ossimora

Libri Alessandro Baricco: catalogo Libri di Baricco Alessandro |  Bibliografia Baricco Alessandro | Unilibro

N: 21
Alessandro Baricco
Abel 
Feltrinelli

Era dai tempi di "seta " che non leggevo qualcosa di Baricco, ricordo che lo lessi a mia figlia allora adolescente e fu gradevole. 
Baricco mi piace molto quando racconta i libri degli altri , un piglio delicato , teatrale e coinvolgente .
Un ottimo divulgatore letterario direi. 
Ha definito questo sua "Abel" un western "metafisico" , io lo definirei un western non western.
I n realtà non c'è una vera trama narrativa, una storia .
E' un monologo con qualche spicciolo di racconto , onirico , ondivago , un pò surreale . 
Una figura di donna libera e totalmente indipendente , bella e dannata , che si aggira in mezzo alle praterie , una madre sui generis che viene salvata dalla condanna a morte ( forse ) ed il protagonista , Abel , voce e pensiero narrante è un pistolero non pistolero che non si nega riflessioni filosofiche .
Si aspetta leggendolo che accada qualcosa da un momento all'altro ma non accade assolutamente nulla. 
Pensieri in libertà , esercizio di stile , vago autocompiacimento stilistico . 
Basta l'incipit a spiegare molto..."Sento una vibrazione , allora sparo "

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