E gridò: "Mente: il suo nome è Vergogna.Ma io sono Amore, ed ero solito stareda solo in questo giardino, sin quando egli venne,inatteso, la notte; io sono Amore verace e riempioi cuori a fanciulli e fanciulle di reciproco ardore."Poi fra sospiri l'altro mi disse: "Fa' ciò che vuoi,io sono l'Amore che non osa dire il suo nome." Ma la situazione del ghetto, in America come in Europa o in Giappone e in Australia, non è certo rose e fiori. Spesso, nel ghetto, molti di noi tendono ancora a oscillare tra il reprimere e l'ostentare esageratamente, mettendone (volutamente) in dubbio l'autenticità, la propria "effemminatezza": ne deriva che ogni spontaneità, ogni sincerità vengono messe al bando e sostituite dalla pantomima della "normalità" o da quella, che la rispecchia, dell'"anormalità". Il fondersi di queste messinscene finisce spesso col rendere il ghetto mostruoso ai nostri stessi occhi, oltre che a quelli più o meno scandalizzati della ben più mostruosa società eterosessuale che lo circonda. (VI, 7; p. 235 Mario Mieli)
omofobia costituzionale
E gridò: "Mente: il suo nome è Vergogna.Ma io sono Amore, ed ero solito stareda solo in questo giardino, sin quando egli venne,inatteso, la notte; io sono Amore verace e riempioi cuori a fanciulli e fanciulle di reciproco ardore."Poi fra sospiri l'altro mi disse: "Fa' ciò che vuoi,io sono l'Amore che non osa dire il suo nome." Ma la situazione del ghetto, in America come in Europa o in Giappone e in Australia, non è certo rose e fiori. Spesso, nel ghetto, molti di noi tendono ancora a oscillare tra il reprimere e l'ostentare esageratamente, mettendone (volutamente) in dubbio l'autenticità, la propria "effemminatezza": ne deriva che ogni spontaneità, ogni sincerità vengono messe al bando e sostituite dalla pantomima della "normalità" o da quella, che la rispecchia, dell'"anormalità". Il fondersi di queste messinscene finisce spesso col rendere il ghetto mostruoso ai nostri stessi occhi, oltre che a quelli più o meno scandalizzati della ben più mostruosa società eterosessuale che lo circonda. (VI, 7; p. 235 Mario Mieli)