antonia nella notte

Aldo


 Le due di notte  , ho già transitato per il letto   , giusto  il tempo di scribacchiare un po' cartaceamente parlando , di
leggere qualche pagina e di decidere di rialzarmi ,sveglia come un campanello  , aggirandomi un po' per casa . Adesso, mentre aspetto che si raffreddi la tisanina provo a scrivere anche così , picchiettando sulla tastiera .All'inizio del mio blog mi era semplice parlare di me , scrivere di tutto , anche le riflessioni /emozioni /considerazioni  più private ,poi un po' alla volta  "loro ..."sono ritornate nel cartaceo e non  certo per restarsene lì abbandonate ; io amo rileggermi  comunque e mi capita di farlo spesso .Qualcuno , forse Pennac , deve aver detto che si scrive soltanto per essere letti , dissento ,semmai "anche ",non soltanto. Certamente se scribacchio in un blog , esternando , presuppongo la voglia /possibilità / desiderio di essere letta e magari di scambiare - confrontarsi .Non nego neppure che quando qualcuno mi dice che trova bello e/o interessante ciò che scrivo mi fa piacere ma in primis ed  alla base del piacere di scrivere c'è la scrittura stessa , la rilassante sequenza di lettere , parole, frasi .E ' un esercizio di meditazione , di estraneamento attivo, di auto inclusione in scelte continue vivificanti  , al di là del prodotto , dello scritto concluso , più o meno riuscito , c'è un percorso che accende e pur non negando , ovvio , il valore contenutistico di ciò che si scrive è la passione per la parola ad agire .