antonia nella notte

regioni e amianto


Si alterna la soddisfazione per la sentenza di Casale Monferrato alla rabbia di Bagnoli che more solito , si sente trattato come carne di bassa macelleria .Sono passati 18 anni dalla legge 257 del 1992 che metteva al bando l'amianto e con la quale si obbligava le Regioni ad adottare entro 180 giorni il Piano Regionale Amianto, un programma dettagliato per il censimento la bonifica e lo smaltimento dei materiali contaminati. Legambiente ricorda che, nonostante tutto il tempo trascorso solo 13 Regioni hanno approvato un Piano Regionale per la bonifica e solo due hanno fissato un tempo entro il quale completare la bonifica: la Lombardia nel 2016 e la Sardegna entro il 2023.Un lassismo colpevole soprattutto in considerazione del fatto che l'amianto è ancora molto presente nelle case, nei tetti, nelle condutture, nei cassoni per la raccolta di acqua potabile, nelle canne fumarie o all'interno dei pavimenti vinilici.Nello specifico secondo le stime del CNR e di Ispesl ci sono ancora 32 milioni di tonnellate di amianto sparse per il territorio nazionale e circa un miliardo di metri quadri di coperture in eternit sui tetti. Situazione figlia del fatto che il nostro Paese è stato il secondo produttore europeo e tra i principali consumatori di amianto. Negli scorsi anni qualcosa si è mosso per la rimozione dell'amianto e dell'eternit, grazie al Conto Energia che permetteva di sostituire queste coperture con pannelli fotovoltaici, godendo anche di tariffe incentivanti maggiorate del 10%. Ma attualmente la situazione è sospesa.Considerando la pericolosità dell'amianto,  ormai acclarata , esiste un protocollo secondo il quale  le regioni italiane dovrebbero monitorare a tappeto il territorio e dovrebbero avere completato la geografia dei rischi.Controlliamo .Non tutte le regioni lo hanno fatto o lo hanno fatto parzialmente ,  : IL PUNTO DI LEGA AMBIENTE