antonia nella notte

Post scuola


 Chiunque può arrabbiarsi: questo è facile. Ma arrabbiarsi con la persona giusta, e nel grado giusto, ed al momento giusto, e per lo scopo giusto, e nel modo giusto: questo non è nelle possibilità di chiunque e non è facile.Aristotele  Rari mi sembrano coloro che affrontano a viso aperto le persone e l'ambiente di lavoro è proprio uno di quei posti dove questa cosa emerge fortemente ; tutto un cicip ciciap di corridoio e poi nel momento di dire le cose apertamente , le belle facce piallate di cortesia falsoide la fanno da padrona . Io che non sono capace di dietrologie e di fingere , finisco per buscarle ed essere portata magari in situazioni conflittuali che aborro. Già. Detesto chi mi trascina per i capelli alla rabbiosità , perchè nella rabbia si liquefà il pensiero  e si diventa acefali.Se c'è una cosa che non sopporto proprio è il conflitto . Non fa per me , lo ritengo una modalità infantile e più che spesso incivile di rapportarsi. Quello che dico io è il conflitto nel quale a priori non si vuole che offendere , ledere e colpire le persone .Quello che ha come base il non riconoscimento valoriale dell'altro e che non cerca altro che l'offesa ed il colpo basso. Basato in primis sulla disistima e/ o sulla presunzione .Non porta mai a nulla se non al propagarsi del conflitto stesso ed a continue , fragili, distruttive  diatribe.Non intendo dire con questo che non ami il contraddittorio ed anche il dibattito acceso e ficcante , anzi , la melenseria e lo scambiarsi piaggerie vuote mi nausea ,la cortesia un tanto al chilo mi orticarizza,  mi piace la satira anche pesante , lo scambio di battute salaci , il pizzicarsi , guai se mancasse questo gioco nel realazionarsi e nel proporsi , fatto di sottigliezze o di plateali iperboli ...sale e pizzicorio , vera intimità di gioco , purtroppo ben raro da trovare.