antonia nella notte

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  Da tempo credo di aver fatto pace con le feste comandate . Forse. Credevo .Ho attraversato tutte le sfumature e i sentimenti possibili nei loro confronti. Beato abbandono godurioso infantile ed adolescenziale ,indifferenza e noncuranza assoluta giovanile , breve recupero da mamma con la figlia piccola ,quindi di nuovo indifferenza non scevra di una certa irritazione; la stessa di Woody Allen quando afferma in un suo film..."tentai il suicidio a natale , pasqua e ferragosto..."per intendersi .Ci ho provato a farmi piacere le tradizioni , a recuperarne almeno l'aspetto etnografico , a prendere il meglio , nonostante ciò  i  miei migliori periodi rituali di massa  restano quelli che non avevano  nulla della festa stessa ,lavorando o  magari a zonzo per qualche paese sconosciuto , senza pranzi rituali , senza abbiocco post prandiale , senza il rituale triste degli auguri di cui realmente fatico a capire il significato.Oggi è stata giornata fredda , glaciale direi , mi sono pure sforzata a fare tutta una serie di cose che non avrei voluto fare. Dovevo .Unica cosa calda ed avvolgente , in serata un bicchierino ambrato di un rum del Nicaragua invecchiato 12 anni  , appena regalatomi, sorseggiato assieme ad un ottimo cioccolatino extra fondente , il tutto davanti al fuoco acceso.