antonia nella notte

lavoro


Vorrei eliminare ciò che ho messo/ scritto  nel mese di Aprile ...il più crudele dei mesi  come scrisse il poeta .E' stato pesante , assai pesante.Nulla promette meglio per il giovane  Maggio ma non importa ,voglio crogiolarmi almeno un po' nell'illusione e nel pensiero positivo del cambiamento improbabile  e concentrarmi un po' sulla "Festa del lavoro" . Già , sta per cominciare il Concertone  a Roma  e tante altre manifestazioni .più o meno  gradevoli e/ o significative  un po' dappertutto  . Fuori di retorica sindacale ,padronale ,costituzionale è certo che il lavoro ,quello che c'è ed haimè ,quello che manca  è un momento /dato/aspetto fondante della vita delle persone e nella mia , naturalmente .Non soltanto perché lavorare è l'unico modo , almeno se non si vive di rendita pregressa, di sostentarsi  ma soprattutto perché nel lavoro si potrebbero / dovrebbero vivere ed esprimere tutta una serie di pulsioni , necessità di realizzazione e di compenetrazione con gli altri e con la società in generale , deve essere così , il lavoro va amato e rispettato altrimenti sprechi buona parte della tua vita in qualcosa che ti fa orrore ed io di sicuro  non potrei mai sopportarlo. In questo sono stata fortunata ,io adoro il mio lavoro e trovo in lui energia e potenza.E' così in effetti, il mondo del lavoro  è l'uscita quotidiana dal proprio ombelico ,il confrontarsi continuo con realtà diversissime ma simili a te stesso .  Se agisci nel sociale , con le persone ,è relazionarsi con  sfumature e punti di vista che ti portano a ripensarti ed ad arricchirti , è un esercizio quotidiano di  ascolto e di messa in discussione (stavo per scrivere umiltà...ma non mi piace come parola ...) è mutamento ,progresso , azione, gioia , serenità , immersione nel contemporaneo e nel vicinissimo.Diffidiamo di chi schifa il lavoro. E' out.E' integrazione , crescita , progresso ,comprensione , empatia.