antonia nella notte

delta


 Da diversi giorni  ormai cerco di mettermi alla tastiera e lasciarmi andare ad un invasato picchiettare ,un po' senza orientamento , come non ho fatto mai , senza capo né coda ,( brainstorming individualizzato !)  inseguendo il suono delle parole , lasciandole circolare ...modello  sasso nello stagno , captando i cerchi concentrici che si formano ... ma  non ci riesco , non ci riesco .Qualcuno mi dice che sono tutta testa , una  vera testona che non ce la fa a lasciarsi andare ma come si fermano i pensieri , le immagini ricorrenti , i retro pensieri , le paure ,  dove si uccide il super io? Come? . So che mi piacciono sempre di meno i ricordi e che l'esigenza emotiva emozionale di vivere assolutamente e pienamente il presente sta diventando anche un po' insofferenza , la memoria , la memoria , meglio lasciarla languire  , è inutile .Ci deve essere pure un legame con i sogni , il fatto di non ricordarli quasi mai , mi piacerebbe così tanto ricordare ,per questo ho sempre un quaderno sul comodino ma sono proprio sprazzi veloci , immagini brevi che mi lasciano sempre l'amaro in bocca perché ne percepisco la frammentarietà del ricordo e la complessità svanita , l'ultimo in ordine di tempo , un frammento nel quale assieme a due persone abitanti il mio passato remoto , vedevo dall'alto di una grande finestra che si apriva nel tunnel di un parcheggio sotterraneo ...il delta del Tevere , pensa un po'...delirio psicogeografico !Beh ...dai.