La gente si accorge che sei cambiato quando smetti di avere paura .Alice Munro Qualcuno stasera obiettava che a suo parere i Nobel per la letteratura sono una scemenza ; forse pensando alla soggettività del giudizio , a proposito di un corpus letterario o forse paventando equilibri diciamo politico geografici nella suddivisione e nella scelta dei premiati . Non lo so , forse una parte di verità c'è in entrambe le perplessità ma c'è anche da dire che un premio è un premio , per quanto prestigioso nè più nè meno che un premio, ha una sua storia , i suoi equilibri ,delle ovvie parzalità connotate alla sua stessa natura , i suoi periodi storici di influenza e comunque almeno a me ha permesso incontri e conoscenze di autori che mai avrei probabilmente frequentato diversamente ed alcuni davvero belli . Certo c'è nel palma res , un bel numero di nomi svedesi e danesi che ancora non ho nemmeno provato ad iniziare , vorrei farlo però .Stasera sono soddisfatta del Nobel per la Letteratura ad Alice Munro ,mi piace ciò che ho letto , poi nè Murakami , nè Roth fra gli altri candidati a me noti mi piacciono particolarmente, anzi , ed infine sono inguaribilmente partigiana e quando è una donna ad eccellere , per di più brava e simpatica sono sempre contenta.Lei ha scritto tantissimi racconti brevi ed è per questi stata paragonata ai più grandi scrittori del genere da James a Cechov ; io ho letto "Troppa felicità" e "Nemico , amico , amante"(una ventina di racconti). Gli incipit dei suoi racconti sono spesso fulminanti , negli intrecci narra di passioni travolgenti o di tranquillo tran tran con una ricchezza ed una complessità che stupiscono e si snodano fluidi , ci appartengono.Ho riguardato le cose che avevo sottolineato ...e me li sono rimessi nel comodino , un racconto è un battito di ciglia...vado a RI-leggerne alcuni
Alice Munro
La gente si accorge che sei cambiato quando smetti di avere paura .Alice Munro Qualcuno stasera obiettava che a suo parere i Nobel per la letteratura sono una scemenza ; forse pensando alla soggettività del giudizio , a proposito di un corpus letterario o forse paventando equilibri diciamo politico geografici nella suddivisione e nella scelta dei premiati . Non lo so , forse una parte di verità c'è in entrambe le perplessità ma c'è anche da dire che un premio è un premio , per quanto prestigioso nè più nè meno che un premio, ha una sua storia , i suoi equilibri ,delle ovvie parzalità connotate alla sua stessa natura , i suoi periodi storici di influenza e comunque almeno a me ha permesso incontri e conoscenze di autori che mai avrei probabilmente frequentato diversamente ed alcuni davvero belli . Certo c'è nel palma res , un bel numero di nomi svedesi e danesi che ancora non ho nemmeno provato ad iniziare , vorrei farlo però .Stasera sono soddisfatta del Nobel per la Letteratura ad Alice Munro ,mi piace ciò che ho letto , poi nè Murakami , nè Roth fra gli altri candidati a me noti mi piacciono particolarmente, anzi , ed infine sono inguaribilmente partigiana e quando è una donna ad eccellere , per di più brava e simpatica sono sempre contenta.Lei ha scritto tantissimi racconti brevi ed è per questi stata paragonata ai più grandi scrittori del genere da James a Cechov ; io ho letto "Troppa felicità" e "Nemico , amico , amante"(una ventina di racconti). Gli incipit dei suoi racconti sono spesso fulminanti , negli intrecci narra di passioni travolgenti o di tranquillo tran tran con una ricchezza ed una complessità che stupiscono e si snodano fluidi , ci appartengono.Ho riguardato le cose che avevo sottolineato ...e me li sono rimessi nel comodino , un racconto è un battito di ciglia...vado a RI-leggerne alcuni