Se avessi il drappo ricamato del cielo,intessuto dell'oro e dell'argento e della luce,i drappi dai colori chiari e scuri del giorno e della nottedai mezzi colori dell'alba e del tramonto,stenderei quei drappi sotto i tuoi piedi:invece, essendo povero, ho soltanto i sogni;e i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi;cammina leggera, perché cammini sui miei sogni.William Butler Yeats, da "Il vento tra le canne", 1899
Felice Casorati "Notturno" 1915/16 Inforcò la bicicletta , vagamente fatiscente , (niente a che vedere con l'assetto dei cicloturisti griffati e super carrozzati che incrociandola la schifavano senza ritegno ) e pur essendo imparcita e fuori allenamento arrivò nei pressi di Arezzo , la sensazione di costeggiare per lunghi tratti un lago le dava l'idea di essere arrivata in un'isola , percorrendo le vecchie strade laddove era anche possibile lasciarsi andare stesa in un prato inondato dalle pratoline.Pratoline a tratti così invadenti da biancheggiare intere distese di presunto verde. Si addormentò risvegliandosi turbata dalla sensazione di essere sporca , di aver una maglietta stazzonata ; un senso di disagio ...era anche scalza e non aveva più nessuna bicicletta , soltanto delle bacchette da trekking , viandante improvvisata ripartì a testa bassa fino ad un paesino microscopico. Crede di ricordare dove si trova ma tutto attorno risulta molto più vecchio e fatiscente che nella sua memoria . Da un terrazzino una signora anziana la chiama ,invitandola a bere qualcosa .Sale volentieri ,è stanca ed ha voglia di parole e di persone ; la casa è microscopica a , a tratti non si sta nemmeno in piedi ; il vecchio senso di claustrofobia è sedato dalle voci di bambini che provengono dall'alto , giocano .In netta discontinuità con gli altri piccolissimi ambienti , il bagno è enorme e regale e con una grande vasca . Un bagno a cui certo non rinunciare , ne approfitta senza pensarci e si gode la squisitezza di profumi e schiume suadenti . Mentre si asciuga soddisfatta arrivano da lei i due ragazzini che vogliono pettinarla .Piano piano la blandiscono , lisciano i lunghi capelli e poi ...senza darle il tempo né di obiettare ,né di alzarsi ,le tagliano lunghe ciocche ,lasciandole cadere per terra . Si alza e correndo forte ricomincia il suo cammino completamente nuda , di cespuglio in cespuglio,affondando su prode dei ruscelli e strisciando pareti , scansando , o credendo di farlo , ogni probabilità di incontrare persone , ingaggiando una ansiogena battaglia già persa con una contingenza improbabile ma evidentemente possibile .