Sono un po' annoiata anche se infondo io non mi annoio mai davvero , davvero.Sciabatto , fisicamente e di testa.Il mio babbo il giorno del Venerdì santo mi diceva sempre che il tempo sarebbe necessariamente stato brutto... l'ora nona , sussurrava con grave coinvolgimento,suscitandomi attenzione (per lui) e risate (per il resto) , povero , non è mai riuscito a coinvolgemi più di tanto in queste cose !Non ho certo controllato durante gli anni l'assetto meteorologico di questa giornata , almeno non sempre . Oggi corrisponde in pieno al presunto , grigio , ventoso , freddo giorno della passione , delle processioni e del silenzio delle campane. Qui in Umbria ci sono un sacco di rievocazioni , la più interessant
e è quella di Gubbio , con le battistrangole ed i sacconi che camminano per la città medioevale completamente illuminata dalle candele , il miserere del duecento che aleggia alternando suoni forti e strascicati , certamente inquietante , almeno fin quando s'incrociano due enormi falò che soprattutto col vento fanno roteare i lapilli in alto in uno spettacolo notevole...non la vedevo da un po' di anni e avevo messo in conto di andare ma...l'influenza ( non mia per fortuna ) mi blocca .Scribacchio. Ho finito di leggere anche "Venezia è un pesce" , di Tiziano Scarpa , ci ho messo del tempo , da quando mi sono interessata a lui , incontrandolo in una piacevolissima conversazione , per la solita mania di leggere più libri contemporaneamente ed aggiungerne aggiungerne ...via via , perdendomi , piacevolmente ovvio .Molto divertente Scarpa , e si che ero indecisa se leggere altro dopo lo Strega :
"Stabat mater" ; che non è un brutto libro anzi , ma mi aveva troppo rattristato ...( Lo devo rileggere però , a volte ascoltare gli scrittori ti offre una luce nuova sulla loro scrittura )Dopo averlo conosciuto ho letto ; "Il corpo" , molto divertente , come l'ultimo Pennac dove anche lui ha analizzato ogni singola minima parte del suo corpo vivisezionandolo con effetti spesso esilaranti e coinvolgenti .
E questa "guida " di Venezia , scritta da un veneziano . Libello immaginifico che come sempre ultimamente mi inocula nostalgia per aspetti dei luoghi che non incontreremo mai più e che non potrò vedere ma che usa quel modo di osservare , annusare , degustare , toccare un luogo multisensorialmente , cosa peraltro ammaliante in periodi nei quali sembra che i turisti ,poco ammaliati sostituiscano sensi e stupore con cellulari e videocamere.