antonia nella notte

S / UNO


Parlando con un'amica lettrice  , di nuovi scrittori italiani , del festival CALIBRO e degli scrittori invitati ed ascoltati finora  , riflettevamo sul fatto che le donne sono poco presenti in campo letterario . Niente di nuovo certo .Mi sono  intanto , però, presa la briga di andare a spulciare il Premio Strega di quest'anno. Il primo gruppo di libri selezionati è stato piuttosto corposo, ben 27 testi, solo 6 quelli di donne ...e me li sono ordinati tutti ,( già dalla prima selezione i testi sono diventati 12 ( 4 sono rimaste le donne) .Lisario o il piacere infinito delle donne di  Antonella CilentoIl paese senza nome di Lucianna di LelloBella mia di Donatella di PietrantonioPublisher di Alice di StefanoOltre il vasto oceano di Beatrice MaurayOvunque proteggici di Elisa RuotoloSono arrivati , seppur un pò lentini e ne ho già letto uno.Il paese senza nome di Lucianna di LelloLa di Lello  ( quasi ottantenne ) è una filologa classica , si occupa di traduzioni manoscritte di testi greci (niente meno!).Il suo romanzo (si fa un po' fatica a definirlo tale) narra della storia d'amore infelice fra Giuditta ( figlia di un console italiano in Argentina) ed un Dandy , Jeair , argentino , malvisto dal padre di lei che venuto a conoscenza della storia fra i due  riporta la figlia in Italia e la fa sposare ad un suo predestinato , per farla sfuggire  definitivamente al "parassita depravato".Il testo è dissacratorio , giocato tutto su citazioni , allusioni , ritorni indietro e salti avanti , tecnica non finzione , mente non cuore.Certamente non scorrevole e fluido , quasi disinteressato ai personaggi stessi . Un esercizio di stile , un divertissement. Leggendolo , occorre aggiustare continuamente il tiro ( nel senso che non ci si deve aspettare una trama fluida) , capita anche di godere di una scrittura ironica e a tratti divertita e divertente.Assaggi:...A gloria postuma del genio germanico fu così realizzata la più spettacolare costruzione del
 secolo dove, nel ricorso ad un archeologismo selvaggiamente eclettico ,le forme classiche di un bianco accecante si sposavano con la festosità policroma di quelle arcaiche , in tetraggini di gusto medioevaleggiante , sia pure allietate da dettagli egizi (sfingi alate e palmette), più altre fantasticherie di pura invenzione alemanna ......al tempo in cui stiamo parlando l'inno nazionale era diventato una specie di tormentone , imposto in alto loco al paese per potenziarne lo spirito patriottico e precisamente dall'allora presidente in carica, uomo di rare attitudini , grande oratore,eminente economista,giureconsulto di prim'ordine , al corrente di tutte le questioni politiche del suo tempo e dotato di un attivismo straordinario che gli permetteva di attuare i più ardui problemi , ma sempre con la salvaguardia dei propri interessi e di quelli della sua classe....E non pochi uomini di genere poliedrico , politropo, polifago ed all'occasione politulamente polimorfo e polifronte , per non dire voltagabbana , ognuno dei quali polilogo, poligrafi e polireddito , con fama di storico illustre , di numismatico , linguista , romanziere , sociologo ma sempre pubblicista e uomo di legge oltre che generale e tecnico di artiglieria...grande paese l'Argentina......scrivere invece è raggrumare la vita in un' emozione, un' emozione che a suo tempo non è riuscita a fluire ,scrivo perchè non so più parlare e perchè ho bisogno di dirmi che ci sono , come in una gabbia di vetro muovo le labbra ,ma nessuno mi sente ,è come il messaggio in una bottiglia da un'isola deserta in mezzo al mare ,che nessuno raccoglierà, non un esseoesse , no, perchè è lì che voglio restare , in beata solitudine...