antonia nella notte

Post N° 537


AOSTA — Il gestore di un blog, sorta di diario on-line, è equiparabile giuridicamente al direttore di una testata giornalistica Lo sostiene il giudice monocratico di Aosta, Eugenio Gramola, nelle motivazioni della sentenza di condanna per diffamazione emessa il 26 maggio scorso nei confronti di Roberto Mancini, giornalista aostano, accusato di essere il titolare del blog «Il bolscevico stanco». «Colui che gestisce un blog - si legge nelle motivazioni - altro non è che il direttore responsabile dello stesso, pur se non viene formalmente utilizzata tale forma semantica per indicare la figura del gestore e proprietario di un sito Internet». «Ma, evidentemente, la posizione di un direttore di una testata giornalistica stampata - prosegue il giudice - e quella di chi gestisce un blog (e che, infatti, può cancellare messaggi) è, mutatis mutandis, identica. Il gestore di un blog ha infatti il totale controllo di quanto viene postato e, per l'effetto, allo stesso modo di un direttore responsabile, ha il dovere di eliminare quelli offensivi». Secondo la sentenza, quindi, il gestore del blog risponde di tutto quanto sopra vi viene scritto, compresi i commenti lasciati da altre persone anche anonimamente. Appurato che «Mancini gestiva il blog», il giudice Gramola lo ha condannato alla pena di 3.000 euro di multa e al risarcimento di 2.000 euro alle parti civili. Una pena pecuniaria applicata «tenuto conto del carattere satirico della pubblicazione e del fondo di verità in linea generale ravvisabile in quanto esposto. L'inchiesta era stata avviata dalla Polizia Postale di Aosta in seguito alle denunce per diffamazione presentate da quattro giornalisti valdostani contro l'anonimo autore del blog, perché si erano ritenuti diffamati in alcuni «post».