Mi ha fatto uno strano/buon/curioso effetto, la teoria di file di persone in attesa alle porte dei musei statali , nella prima domenica gratuita del 2015 , Roma e Firenze come Parigi !Premesso che non lo farei mai , non potrei ( solo una volta mi sono sottoposta ad una lunga fila , per Durer alle Scuderie del Quirinale …ma non potevo fare diversamente , non avevo alternative se non la rinuncia e non me ne sono pentita ) , l’idea stessa di “fila “ , di imbottigliamento evoca in me immediatamente eventi catastrofici, carestie , le tessere annonarie di memoria fascista , quelle alle quali mio nonno disse di no , rischiando pure e facendo bene ...poi una certa claustrofobia...Mi sembra anche una buona cosa , un anelito popolare verso la bellezza racchiusa nelle nostre gallerie , una comprensione più o meno forte dell’eccezionalità del nostro patrimonio artistico . Non mi sembra però che il prezzo degli ingressi ai nostri musei sia così proibitivo da costringersi in massa a vedere le opere , le pitture , i gruppi scultorei in una calca bisbigliante e ciondolante. Per me condizione necessaria per godere di una bella mostra , di un museo è avere attorno il silenzio e la pace , semplicemente raggiungibili con una oculata scelta del giorno giusto per la visita ed una modica cifretta.