antonia nella notte

Hungry heart


 
Ho metabolizzato un po’ pensieri e sensazioni del film  Hungry Heart  visto qualche giorno fa al cinema . Dopo i giudizi stroncatorii o esaltati da biennale  ( quello dei vegani , quello delle femministe etc etc etc) ovvio  che vederlo da me è sempre l’unica cosa  possibile per farsene un'idea . Una New York non luogo , summa di tutte le bruttezze o non bellezze delle megalopoli , delle metropoli , grigia e dura , faticosa . Tutto ha inizio con una coppia che si incontra nel bagno angusto e malaulente  di un ristorante cinese , in una gag  a dir il vero piacevole . L’amore, il matrimonio , un figlio ; il tutto consumato in maniera leggera ma con un velato sottofondo di malinconia , la scelta di vita vegetariana/biologica  e “purista” della madre che degenera in pericoloso eccesso  . Entrambi premiati a Venezia per l’interpretazione , i due protagonisti  mi son piaciuti , così come mi è piaciuta la naturalezza con la quale Saverio Costanzo ha condotto e fatto transitare  la storia da una normalità seppur  scarna e priva di sovrastrutture conformiste ad una sorta di trhiller/horror non privo di premonizioni ed esoterismi , di immagini inconsuete e di finale inaspettato. Leggerci grandi teorizzazioni e prese di posizione come molti hanno fatto mi sembra inutile ed inesistente , non a caso si tratta di una storia ,  tratta da un romanzo ( Il bambino indaco di Marco Franzoso ) e come storia va vista  con buona pace di chi aspetta e sopratutto  ricerca la polemica ovunque . Io l'ho visto volentieri , non mi sono annoiata e non ho affatto visto le figure femminili come  terribilmente negative come qualcuno ha detto.