antonia nella notte

Gianni Rodari


Chiedo scusa alla favola antica se non mi piace l'avara formica.Io sto dalla parte della cicala.Che il più bel canto, non vende, regala!G.R.Due giorni fa era l’anniversario della nascita di Gianni Rodari.Mi piace ricordarlo qui .Ha accompagnato la mia storia di maestra fin dagli esordi , la mia scuola è intitolata a lui anche grazie a me ed io ho sempre utilizzato le sue storie , i  non sense e  le sue filastrocche nella pratica quotidiana coi bambini.  Ho visto spesso colleghe storcere il naso e sostenere che non amano particolarmente il suo lavoro . Va beh ... Non voglio farne nessuna esagerata esaltazione . Pur essendo stato l’unico scrittore per l’infanzia a vincere il premio Andersen internazionale , Rodari era  soprattutto un giornalista , scrisse le sue “Favole al telefono “, sulla traccia di quelle che raccontava alla figlia quando era in Cina , a  raccontare , fra i primi , i vertiginosi cambiamenti di quel paese . In alcune filastrocche e storie è  un po ’troppo “ideologico” , figlio della sua storia , del PCI , della morale del lavoro (…i fannulloni puzzano un po’…) però…una cosa che mi ha sempre colpito è la capacità di molti dei suoi scritti di colpire automaticamente attenzione e fantasia dei bambini anche di più di quanto , noi  che li proponiamo  , avessimo immaginato. Ricordo la meraviglia di una classe prima , dopo la lettura di “Alice Cascherina” ,questa bimba minuscola che si cacciava nei guai perché cascava dentro il collo di una bottiglia o  precipitava  dentro un cassetto e spariva. ..Per me i suggerimenti della sua “Grammatica della fantasia “ sono stati preziosi spunti per far scattare quel corto circuito fra due parole di contesti diversi che tanto diverte i bambini e …l’ipotesi fantastica …pensa a ciò che succederebbe se domattina non ci fossero più bottoni…Ancora attingo spesso da questo ed altro regalatoci da lui , era del 20 , è mancato giovane , mi sarebbe piaciuto averlo di più, chissà come si sarebbe evoluto e come si sarebbe posto rispetto alla scuola o all'idea di scuola primaria che abbiamo adesso.!