antonia nella notte

Post N° 559


IL LENZUOLO DI CLELIA riga numero unoCare persone fatene tesoro di questo lenzuoloche c’è un pò della vita mia; è mio marito; Clelia Marchi (72) anni hà scrittola storia della gente della sua terra,riempendo un lenzuolo di scritte,dai lavori agricoli, agli affetti. Un diario scritto in un lenzuolo potrebbe essere il solito prodotto dell’umore balzano della provincia italiana: come i violini costruiti con i fiammiferi o l’uomo orchestra che suona contemporaneamente tutti gli strumenti. Ma all’archivio mi hanno raccontato la storia di Clelia (...). Gran parte del diario è ambientato nel paese dove è nata e ha sempre vissuto: la campagna padana, le fatiche della mietitura e del lavoro nei campi, il primo incontro con il marito quando lei aveva ancora quattordici anni. La figura del marito torna sempre, in ogni lunga riga del lenzuolo: la persona più importante per noi – ha spiegato – è quella con cui vai a letto tutte le notti. Stefano Malatesta, La RepubblicaStamattina mi sono messa a riordinare quaderni di appunti,blocchi,cose scritte ,lasciate a metà,cancellatissime ,con richiami e rimandi ,frecce e balloon,e agende moleskine ,quaderni cinesi con la copertina dura intrisi di profumo,vecchie lettere incastrate un po’ ovunque ;una agenda dei “maestri Cartai di fabriano " ,molto bella coi fogli di tutti i colori,ed in quelli scuri è difficile rileggersi…Infondo infondo ho ritrovato vecchi diari ma proprio …vecchi vecchi ;una rosa ingrigita schiacciata dentro,dei nastri ;qualche foto di ragazzi di cui ho assai faticato  anche a ricordare il nome ; ma soprattutto dei racconti di spezzoni di vita di cui davvero non ho più alcuna memoria, almeno consapevole,erano attimi di semplice quotidianità,nulla di eclatante ma credo ,adesso ,che se fossi stata in grado di far emergere degli sprazzi ,delle particolarità,delle descrizioni ben fatte , probabilmente non li avrei  trovati così asettici e lontani…chissà …mi interrogo sulla necessità di avere norme  di scrittura molto “strutturate “o lasciarsi andare allo spontaneismo .E’ un dubbio/tormentone che mi accompagna da sempre....non solo me...Ad Anghiari (Ar)da qualche anno funziona una “Libera università dell’autobiografia “e a Pieve S.Stefano (sempre provincia Ar) ,”l’Archivio Dei diari”.     (links)Sono due cose piuttosto diverse ,in uno si fanno ,corsi,stage per imparare delle vere e proprie “tecniche di scrittura e brian storming  con esiti narrativi ;nel secondo si leggono ,raccolgono e premiano i diari di ogni tipo ,anche delle persone appena alfabetizzate ma che hanno saputo raccontarsi…