antonia nella notte

Post N° 622


Le statistiche comunitarie registrano che in Europa la violenza rappresenta la prima causa di morte delle donne nella fascia di età tra i 16 e i 50 anni e nel nostro paese si ritiene che ogni tre morti violente, una riguarda donne uccise da un marito, un convivente o un fidanzato.E questo è un dato di fatto terribile e dichiarato in maniera anche piuttosto "piatta"dalla Commissione parlamentare sulle pari opportunità. La sciagurata vicenda di Hina ,la ragazza Pakistana di Brescia ,presumibilmente uccisa dal padre per impedirle (!!)di vivere come  voleva lei ,ha aperto dibattiti .Si è centralizzato (of course)il fatto dell'islamismo della famiglia e della "trasgessione",della poverina ;certamente una mala interpretazione della Sharia può portare iin menti deboli anche a queste forme di assurda violenza.Corano e sharia a parte  è successo in Italia   a Brunetta Morabito uccisa dal fratello perché rimasta in cinta fuori del matrimonio, o a Jennifer Zacconi massacrata di botte e sepolta viva dal padre del bambino che portava in grembo. Mi viene in mente una studentessa uccisa per gelosia con una coltellata alla gola sul cortile di un liceo del nord Italia o l'altra ragazzina trucidata e fatta sparire in un paese della Puglia .Tutta questa violenza verso le donne è un retaggio atavico di assurda inciviltà.Quando la donna decide di testa sua ci si trova spesso difronte al rifiuto e peggio alla violenza .L'autodeterminazione delle donne è accettata superficialmente dalla maggioranza degli uomini ;interiorizzata e compresa/partecipata realmente da una minoranza,addirittura rifiutata e avversata da fasce di uomini che non sempre sono facilmente identificabili o etichettabili.Se si prova a leggere le storie del "telefono rosa"ci si trova  difronta a fatti e persone inimmaginabili.Maschi ,insospettabili e perbenino,che fanno della violenza sistematica una prassi.Quando si parla di donne c'è spesso un bell'incontro di inciviltà.