antonia nella notte

Appunti di lettura 2021


N.34Emanuele TreviDue viteNeri Pozza Premio Strega 2021Finisco di leggere  ( si legge in un soffio) questo nuovo premio "Strega" 2021, dopo aver letto ed ascoltato una serie di pareri e discussioni , critiche , criticissime o più o meno "dense" che lo hanno preceduto e seguito. Tendenzialmente non mi è piaciuto ( e sono già diversi anni che i premi Strega mi sembrano deludenti) E' ben lontano dal piacere che può darmi un romanzo che poi romanzo non è ; e non è neppure una biografia , pur raccontando l'esistenza di due scrittori , amici dell'autore ManueleTrevi :  il primo , Rocco Carbone , scrittore calabrese e Pia Pera altra traduttrice / scrittrice (della quale mi sono incuriosita). Più che autobiografie si tratta di una riflessione "amicale" su due persone dell'entourage di Trevi .Pur non avendolo apprezzato particolarmente ed avendo una sorta di stupore per il suo successo allo "Strega" man mano che procedevo nella lettura mi sono segnata qualche" lampo"..."L'origine della vita di Courbet con la sua cinquantina di cm per lato può sembrare addirittura minuscolo ; un effetto simile a quello del Cristo morto di Mantegna a Brera ...un altro capolavoro nel quale il sacro esplode dalle dimensioni ridotte.Io non credo , non ammetterò mai che un dolore o una malattia servano a qualcosa , è solo una consolazione moralistica e comunque rinuncerei volentieri a questi famosi "frutti della sofferenza ".Non siamo nati per divertirsi ma per resistere sappi , ma per resistere , rubare un pò di piacere ad un mondo che non è fatto per noi.Perchè viviamo due vite entrambe destinate a finire , la prima è la vita fisica , fatta di sangue e respiro , la seconda è quella che si svolge nella mente di chi ci ha voluto bene .E quando anche l'ultima persona che ci ha conosciuto da vicino muore , ebbene allora davvero noi ci dissolviamo , evaporiamo e inizia la grande ed interminabile festa del nulla dove gli aculei della mancanza non possono più pungere nessuno ...Semmai la capacità più auspicabile è quella di arrendersi a se stessi perchè una parte consistente del dolore che si prova dipende dalla volontà di rimediare all'irrimediabile e dunque di avvelenare quello che è con quello che potrebbe essere.