antonia nella notte

Post N° 645


Lunedì il presidente della repubblica Napolitano(dopo aver consegnato la medaglia d'oro al valor civile alla madre della baby sitter ecuadorena morta all'Argentario per salvare una bimba italiana) ha inaugurato l'anno scolastico 2006/07 da poco iniziato .Raramente mi soffermo sulle cerimonie ufficiali,le trovo autocelabrative nonchè noiosette ma questa volta è diverso.Intanto è cambiato lo scenario "fisico "della cerimonia .Niente più Vittoriano..."la macchina da scrivere degli italiani ..."a vantaggio del certamente più raccolto (e sicuramente più bello)cortile d'onore del Quirinale(...la casa di tutti...)In un'atmosfera di musica,percussioni ,si sono incontrati diversi gruppi di giovani dei vari ordini di istruzione,Stefania Sandrelli ha letto i primi articoli della Costituzione e quelli che si riferiscono più specificatamente alla scuola.Poi il discorso del presidente:"Investire nella scuola è una priorità..anche per la "grinta "del nostro sistema educativo nello scenario internazionale ":questo appello alla vigilia della finanziaria mi sembra del tutto sottoscivibile e quanto mai opportuno...non ci resta che sperare non venga disatteso.!
Poi ,la parte che mi interessa e mi coinvolge più da vicino,il richiamo e l'invito perchè la scuola sia una palestra di "TOLLERANZA...""la scuola "ha detto Napolitano "è il primo luogo che fornisce l'occasione per vivere in un clima di libertà,di rispetto reciproco,nelle diverse culture e nelle regole condivise."Nel suo particolare saluto agli studenti stranieri (che aumentano ogni anno )c'era anche l'invito a  tutti noi a "riconoscersi" come paese che fonda la sua storia sull'emigrazione e che rischia sviluppando intolleranza e razzismi non solo di tradire il genere umano ma la sua stessa essenza...Sono tempi duri;gli orribili richiami a superiorità presunte o immaginate tali,il mettere in risalto le diversità non per enuclearne e conoscerne gli aspetti positivi e comunque meritevoli di attenzione (non necessariamente di condivisione,ovvio)ma per creare dileggio ed esecrazione rischiano di creare irrigidimenti ed incrostazioni che sono tanto pericolosi .Occorre conoscersi ed incontrarsi continuamente ed in atteggiamento  permanente d'ascolto (..."I CARE"....) Non dobbiamo  mai  negare i conflitti,tacitare i disagi ,neanche per quieto vivere o per "stanchezza",dobbiamo gestire il conflitto possibile ,in una continua palestra di democrazia di cui certo la scuola è luogo privilegiato .Per non fare la guerra ,che è tutt'altro che l'igiene del mondo(..l'antica menzogna!!) ma parola che deve diventare un tabu ...è necessario ASCOLTARE,SENTIRE ed... IMPARARE a LITIGARE.