antonia nella notte

Appunti di lettura 2023


N.28Pedro AlmodovarL'ultimo sogno GuandaAppena ho visto la pubblicità di questa nuova uscita me lo sono preso. Mi piace molto Pedro Almodovar regista .Le sue storie , l'eleganza delle sue scene , la sua poesia nelle immagini e la sua pietas nel raccontare le persone. In qualche modo lo sento "affine". Pensavo di trovarmi davanti ad un'autobiografia , genere che mi piace e mi rilassa ed invece mi sono trovata 12 racconti , nei quali ci sono certo momenti e riflessioni autobiografiche (come "l'ultimo sogno" che da il titolo al libro e che racconta le ultime ore di vita della sua mamma).Ci sono pezzi che sono che sono delle brevi sceneggiature ( Almodovar si interroga anche sulla differenza fra lo scrivere una sceneggiatura ed un vero e proprio romanzo ), racconti di incontri come quello con Andy Wharhol , con un impalpabile , volatile vampiro , la cantante messicana Chavela Vargas ; (le musiche spesso meravigliose dei suoi film , preziose e ricercate mi hanno sempre avvolto e costretto ad andarle a ricercare ).Poi c'è questo suo rapporto forte con il cattolicesimo  ( in Spagna dei primi del 900 ...poi ) affrontato da ateo che si pone anche di fronte al fatto della pedofilia presente ovunque nei conventi e nelle istituzioni religiose. Altri racconti sono istantanee di personaggi che rimandano immediatamente al suo cinema , al suo sguardo sulle persone , sulla gente qualsiasi o trasgressiva ed anomala. Fantasia e visionarietà."quelle improvvisazioni racchiudevano una grande lezione per me .Stabilivano la differenza  fra finzione e realtà e dicevano come la realtà abbia bisogno della finzione per essere più completa , più gradevole , più vivibile."Entro con la madre in salotto e lei ci segue per continuare a giocare :per tre quarti d'ora non faccio che guardarla .Guardare un bambino è come guardare il mare o il fuoco .Sono sempre autentici e si rinnovano di continuo , indifferenti al tuo sguardo.Un silenzio conventualeAd un certo punto Slimani ( una premio Gouncourt )dice che bisogna accettare il proprio destino , che sia buono o cattivo. Io mi rifiuto di accettarlo e mi sforzo di migliorarlo , sebbene l'isolamento e l'immobilità non siano i modi migliori per migliorare alcunchè . Ma uno vive in pace con le proprie contraddizioni .E quelle sì che le accetto.C'è un'ingenuità commovente nel volere e non potere