antonia nella notte

Appunti di lettura 2024


N.8Santo PiazzeseSei casi per Lorenzo La MarcaSellerio editore PalermoLeggo  su anobii che Santo Piazzese , biologo / letterato non scrive più e lo ritengo un peccato perchè nonostante io non ami particolarmente i racconti brevi ( in realtà pensavo infatti fosse un unico romanzo ) questi sei racconti mi sono piaciuti parecchio.Quasi tutti ben costruiti e raccontati in   una lingua colta e ben articolata ed  un' attenzione continua a certe espressioni squisitamente siciliane ( quanto mi piace il siciliano !) e soprattutto alle caratteristiche della città di Palermo sia nella sua toponomastica che nelle bellezze storiche ed architettoniche dei vari quartieri e delle opere d'arte che nelle caratteristiche naturalistiche ed in certe tipicità gastronomiche .Una Palermo post catastrofi degli anni duri delle "ammazzatine" e degli attentati , dove la malavita è di piccolo cabotaggio o si rintana carsicamente in una Palermo in rinascita. I racconti gialli non hanno un sostituto procuratore , un commissario o un magistrato come protagonista ma Leonardo La Marca , un professore universitario elegante ed autoironico che per diversi motivi si trova invischiato in fatti enigmatici. Ci sono poi la sua compagna , l'anatomopatologa italo francese Michelle che lui definisce "il medico dei morti ammazzati"  ed  una serie di personaggi , la sorella , il cognato , qualche collega di facoltà , gli amici .La personalità di Lorenzo La Marca domina i sei racconti : una marca di Whisky diventa portatrice di messaggi dal passato ,una coppia di scienziati apparentemente turisti innocenti si rivela ben altro , una biscia diventa rivelatrice di una turpe storia tragica .Una specifica varietà di olive rivela il vero responsabile di un crimine camuffato ; un contrabbandiere di sigarette "etico" , si ricorda di La Marca attraverso la dedica in un libro ed una giovane cuoca di famiglia mafiosa viene raggirata e neutralizzata grazie alla chimica.Sei racconti che scorrono lisci come l'olio , gradevolmente e che dispiace veder finire.***