antonia nella notte

Appunti di lettura 2024


N.9Gli AdelphiGeorge Simenon La cattiva stellaNon vedevo l'ora di finire questo pessimo libriccino di George Simenon .Adelphi ha tradotto tutto , credo che con questo abbia raschiato il fondo ed a mio parere se lo potevano pure risparmiare .UN buco nero  in una produzione enorme come quella di Simenon che sembra scrivesse almeno 80 pagine al giorno ,lasciando ( Maigret a parte ) centinaia di racconti e romanzi. "La cattiva stella" in pratica è la storia di coloro che Simenon  definisce "falliti"; esordisce con qualche esempio di conoscenti in Francia e poi comincia a narrare di coloro che in giro per il mondo soprattutto nelle vaste colonie francesi ha vissuto storie brutte , di emarginazione , dipendenze , distruzione fisica e depressione. Un punto di vista certo , lontano ben lontano da quello di chi vede nei tropici e/ o nei luoghi esotici un paradiso perduto e desiderabile. Fin qui potrebbe essere una scelta anche accettabile se non fosse per la grossolanità dei racconti , del tutto priva di introspezione anche minima sia nei confronti dei presunti falliti che tanto meno per i nativi delle terre in questione .   Definirlo "razzista ed etnocentrico" è poco , non solo non manifesta nessuna attenzione ed analisi delle popolazioni più varie ( dall'Africa , all'Oceania al Sudamerica) ma chiama ripetutamente gli uomini e le donne "negri" ; donne brutte come bertucce", kanachi vagabondi e via sproloquiando in un susseguirsi di considerazioni e di osservazioni che non dicono nulla anche rispetto ai luoghi , alla loro bellezza, alla natura , del tutto disattento e terribilmente superficiale verso riti, miti , culture indigene .Un gretto superficiale.Più che all'opposto del romantico concetto antropologico del mito del buon selvaggio , sembra persino accanirsi senza  senso. Leggendo questo libercolo e conoscendo la biografia di Simenon credo che le accuse di collaborazionismo col nazismo di cui fu accusato e per cui andò in America non siano così campate in aria. Pessimo.*