antonia nella notte

Appunti di lettura 2024


N:34Nicolas BarreauGli ingredienti segreti dell'amore FeltrinelliUn libro leggero , leggero ( da ombrellone qualcuno lo definirebbe) che si legge al volo come sorbendo un drink o un buon bicchiere di vino , di certo non  lo si può far rientrare nella letteratura con la L maiuscola ma mi sono divertita a leggerlo , forse mi ci voleva , il grigio piombo dei cieli desertici era insopportabile ed incideva sull'uomore.  Assolutamente francese ( luoghi , bar, piatti , atmosfere ) romantico, ironico, curato , ottimistico , ben costruito ed infondo piacevole .Un mio caro amico lo definirebbe di certo "Lettura chewing gum" , da consumare veloce  che poi si appallottola e si butta via . L'ho ripescato in una bancarella dell'usato , mi ha attratto ( la copertina?) e devo dire che mi ha rilassato e fatto ridere spesso. Un prodotto d'intrattenimento ben fatto. Credo sia stato realizzato anche un film.La protagonista è una bella e fascinosa parigina , Aurelie Bedin , attraente chef che gestisce un bel ristorantino di famiglia ,"Le temps de cerises " ed ha come patrimonio lasciatole dal padre anche le ricette del "Menu d'amour" ( le ricette sono allegate a fine romanzo ) Dopo una grossa delusione d'amore Aurelie è depressa e demotivata , ha esaurito le  sue lacrime quando si rifugia in una libreria  incontra un anziano simpatico libraio che le consiglia un libro   "Il sorriso delle donne " , di un misterioso , sconosciuto , scrittore inglese,  lei lo legge voracemente fino ad imbattersi in un pezzo nel quale si riconosce e in cui viene citato anche il suo ristorante , allibita da questa che sembra quasi una magia si allontana dalla sua tragedia amorosa.Rallegrata e calmata decide che vuole conoscere a tutti i costi l'autore . Qui cominciano intrecci e bugie .La cosa non si presenta semplice .L'editor della casa editrice francese , Andrè ,la dissuade , poi l'aiuta , poi la dissuade , continuano le ambiguità ed i colpi di scena in cui nulla è come sembra .L'happy end è garantito ma non banale. ***