antonia nella notte

Post N° 652


Mattinata bella;solatia,sana solitudine ,un paio di telefonate gradevoli ricevute ,caffè e brioche e scarrellamento dei quotidiani.Ho letto / visto la bagarre inscenata alla camera dalla CDL,sulle parole di Prodi chiamato a parlare degli affari legati a Telecom.Gli  zozzi,subito pronti a votare in regime di "volemose bene"quando si parla di intercettazione ,si sono comportati esattamente per quello che sono :degli ipocriti ,laidi,che debbono mostrare la faccia di un opposizione acefala sulle cose serie (basta pensare a quella sottocategoria di partito che è AN quando invita a fare girotondi per  protestare contro la meccanizzazione dei pagamenti dei partiti ,che c'è in tutta Europa e che è un reale risparmio...poveretti,sono dei poveretti!) oppure questo ...(E' in corso alla Camera dei deputati la discussione sul bilancio interno che oscilla intorno ai mille milioni di euro. Questo significa che ognuno dei 630 deputati costa al contribuente 1,5 milioni. Il conto è evidentemente provocatorio; solo che i primi a farlo proprio sono i deputati stessi che lo giustificano ripetendo che i costi della politica qui si identificano con i costi di funzionamento della democrazia. Il nesso tra democrazia e politica è stato proposto in modo sensato solo da Franco Russo del Prc. Naturalmente il suo discorso verrà ricordato per aver chiesto di arricchire la biblioteca con le opere di Condorcet. Condorcet, chi era costui? Nessuno ritiene che per far funzionare la democrazia, tra compensi a vario titolo, indennità, assegni, diarie, rimborsi, un deputato riceva la sua quota parte dell'intero miliardo tondo. La Camera ha spese di personale, messa in sicurezza, restauri, affitti, servizi, carta e Internet, viaggi e telefoni, assicurazioni, parrucchieri, buvette, convegni. E di tutto questo si è parlato e straparlato. Un'ipotesi plausibile sull'ordine di grandezza era che un decimo del bilancio fosse dedicato alla voce «risorse umane» agli eletti, insomma. Ma nell'esame del deputato Manlio Contento di An questo livello è superato. Egli osserva infatti che «riuscirà sicuramente più difficile spiegare all'esterno di quest'aula che il costo connesso agli emolumenti dei parlamentari, riferito solamente all'indennità, rappresenta un decimo del bilancio della Camera; anche se includessimo i rimborsi di spesa e gli assegni vitalizi dei deputati, forse si arriverebbe a un quinto». Contento sta polemizzando con Fabio Mussi, ministro dell'Università. La sua affermazione a proposito dei «politici strapagati, studiosi alla fame» è stata al centro della riprovazione generale della destra. E' d'accordo Mussi, con il capogruppo di Rifondazione secondo il quale i deputati ricevono 14 mila o 15 mila euro al mese? E cioè dieci volte di più degli infimi tra i docenti universitari ? Ma lo sa Mussi quali e quante spese si debba accollare un parlamentare? Così, per esempio Emerenzio Barbieri dell'Udc che pur non favorevole alle quote rosa suggerisce un parrucchiere da donna; o Matteo Brigandì della Lega Nord, il quale, soffrendo il caldo, vorrebbe vestirsi con le maniche corte e magari anche con le sottane visto che ha una collezione di kilt. Così ci si diverte alla camera dei deputati, discutendo del bilancio....)e fare casino in parlamento per creare humus d'intolleranza e disagio . 
Ho molto da dire sui primi mesi del governo dell'Unione ma guardando un pò quelli ... mi unisco a qualcuno che ho letto in giro il quale afferma ...giustamente  che continuerebbe  a votare per il CS anche se candidassero... Paperoga con il programma delle giovani marmotte!