antonia nella notte

Post N° 660


Le motivazioni dell'Alta Corte: "Gioco di squadra per corrompereIl giudice Renato Squillante non agì da pubblico ufficiale"Imi-Sir, la Cassazione conferma le condannePreviti fu un "intermediario corruttore" Ma non c'è da
preoccuparsi,lui in carcere indulto o no non ci va .So già cosa diranno i forcaioli che metterebbero in galera tutti i dannati della terra ...diranno sorridendo ,che infondo lui è solo un simpatico corruttore ,che vuoi che sia?  ROMA - Gioco di squadra per corrompere. Per assicurare agli eredi Rovelli mille miliardi di risarcimento dell'Imi. Con Cesare Previti "nel ruolo di intermediario corruttore". Eccole le motivazioni dellla Cassazione che, nelle 192 pagine che contengono le motivazioni della sentenza 33435 (emessa lo scorso 4 maggio) conferma le condanne a Cesare Previti, Attilio Pacifico e Vittorio Metta per corruzione in atti giudiziari nella vicenda Imi-Sir. Con una sola eccezione sostanziale che riguarda la vicenda Lodo-Mondadori in cui si è peccato di "disinvoltura". Previti. La cassazione definisce da "difensore occulto" il ruolo rivestito dall'ex ministro della Difesa ( CI RENDIAMO CONTO????????)nella controversia civile Imi-Sir. A cinque mesi dalla sentenza definitiva con cui Previti è stato condannato a sei anni di reclusione, la sesta sezione penale della Suprema Corte parla di indizi "gravi, precisi e concordanti" secondo i quali "il ruolo di intermediario-corruttore svolto da Previti emerge in maniera eclatante". La Cassazione, inoltre esclude "perentoriamente" che il Gup di Milano abbia leso le prerogative di parlamentare di Previti, non concedendogli il legittimo impedimento a comparire alle udienze successive alla prima. Per piazza Cavour il Gup ha operato "correttamente". Squillante. Il ruolo esercitato dall'ex capo dei gip di Roma, "non è inquadrabile come corruzione in atti giudiziari" anche se il suo "intervento certamente non" è stato "in linea con i doveri deontologici di un magistrato". La Cassazione con queste parole spiega per quale motivo la sentenza della Corte d'Appello di Milano nei confronti dell'ex giudice sia stata annullata senza rinvio. Fascicolo 9520. Non c'è motivo di ritenere che il contenuto dei fascicoli relativi alle vicende Imi-Sir e Lodo Mondadori sia "incompleto", e dunque, vanno rigettati i ricorsi presentati dagli imputati "per palese violazione del diritto di difesa". La Cassazione interviene così, nelle motivazioni della sentenza Imi-Sir/Lodo, in merito al fascicolo 9520/95, dal quale scaturirono entrambi i procedimenti. Lodo-Mondadori. Con riferimento alle assoluzioni per la vicenda Lodo-Mondadori la Suprema Corte bacchetta la Corte d'Appello di Milano "per aver seguito un'analisi frazionata dei singoli elementi indiziari a carico degli imputati" e per aver "minimizzato la valenza di dati dall'indubbio significato indiziante". Insomma troppo "disinvoltamente" sono stati valutati e "sviliti dati oggettivi", come quello "della stretta contiguità temporale tra il bonifico effettuato dalla Fininvest in favore del Previti in data 14 febbraio 1991 e la pubblicazione della sentenza 'Metta' (24 gennaio 1991)". La Cassazione, allora, chiede un nuovo processo per indagare meglio, tra l'altro, sulla "causale del bonifico bancario" da 2.732.868 dollari inviato dalla Fininvest a Previti. Ariosto. Le dichiarazioni della testimone Stefania Ariosto non sono state utilizzate dai giudici milanesi come prova dell'episodio di corruzione al giudice Vittorio Metta al centro della vicenda Imi-Sir. Le dichiarazioni dell'Ariosto, continuano i giudici, hanno delineato un "allarmante quadro d'insieme, ma non sono state utilizzate dai giudici milanesi come prova dell'episodio di corruzione al giudice Vittorio Metta".