antonia nella notte

Post N° 29


 Non vi sembra di cattivo gusto intitolare al nome d'un defunto celebre, a cadavere ancora caldo, luoghi e palazzi cari col loro nome tradizionale al cuore di tanti romani? Non è una violenza onomastica questa, oltreché una strumentalizzazione, cioè farsi belli con una cosa e un nome altrui, ben più grande del nostro? Faccio qualche esempio. Il sindaco ha rinominato la Galleria Colonna (dedicata a un'antica e gloriosa famiglia romana) ad Alberto Sordi, e ha reintitolato a Gassman il Teatro Quirino caro a tutti i romani. Ma la fama degli attori è effimera, tra pochi decenni nessuno si ricorderà più di loro. Ora, con un imbarazzante filo logico, visto che anch'egli fu attore, sta per essere intitolata a Karol Woytila addirittura la Stazione Termini, che prende nome dalle vicine Terme di Diocleziano. Che rapporto c'è tra il papa e i treni, visto che tutti i suoi 100 e più viaggi li fece in aereo? Perché questa voglia di rinominare dall'alto, d'autorità, i luoghi più cari e tradizionali ai romani? E, visti i precedenti, che omaggio sarà per il papa, il cui nome oltretutto è di difficile pronuncia e scrittura per gli italiani? E' solo mania di grandezza o anche una mezza gaffe? E non è una indelicatezza per i tanti che, come chi scrive, non sono credenti?