Auden diceva che scrivere è come grattare la polvere da una vecchia roccia per leggere l’inscrizione nascosta. Scrivere di getto senza sapere dove si andrà a parare ;una cosa automatica che tenta di percepire il borbottio interiore e di farlo affiorare in mezzo alle giornate che ti stropicciano e ti rubano il tuo tempo strizzandoti,accartocciandoti e lasciandoti estraneamento ,stanchezza. Non è male mettersi davanti alla tastiera e lasciarsi andare ad un flusso che è in se stesso meditazione,ricerca di pace e di connessione con le parole e con il tempo negato. Non importa nè cercare una storia ,né il ritmo ,né altro. La scrittura stessa diventa piacere ,un esercizio silente.
Post N° 739
Auden diceva che scrivere è come grattare la polvere da una vecchia roccia per leggere l’inscrizione nascosta. Scrivere di getto senza sapere dove si andrà a parare ;una cosa automatica che tenta di percepire il borbottio interiore e di farlo affiorare in mezzo alle giornate che ti stropicciano e ti rubano il tuo tempo strizzandoti,accartocciandoti e lasciandoti estraneamento ,stanchezza. Non è male mettersi davanti alla tastiera e lasciarsi andare ad un flusso che è in se stesso meditazione,ricerca di pace e di connessione con le parole e con il tempo negato. Non importa nè cercare una storia ,né il ritmo ,né altro. La scrittura stessa diventa piacere ,un esercizio silente.