Impazzava la preparazione delle feste di fine secolo / millennio . Aspettavamo il 2000 fra previsioni di catastrofi cosmiche ,millennium bug e ipotesi di grandi festa di piazza.Io ed il mio computer vivevamo un periodo di luna di miele.
Fino ad allora lo avevo usato solo per scrivere ,mai mi era servito per comunicare con nessuno.Mi ero comunque quasi scordata della breve chiacchierata
in chat di qualche giorno prima ,quando aprii la posta .Trovai una mail di sei pagine...decisamente netiquette dimenticata e...meno male.Un rutilante entusiasmo ,il tuo, mi avvolse ,attraverso un scrittura pulsante e sapientemente generatrice di aspettative .Alcuni tuoi disegni (...disegni benissimo anche se ti schernisci autodenigrandoti è la cosa che sai fare meglio) e poi le poesie , un paio delle tue ,sia quelle satiriche,in rima che quelle piene di spleen, un po’ accademiche ,sintomo certo di cura e studio della metrica ed infine
una di Caproni Per lei voglio rime chiare,usuali: in -are.Rime magari vietate,ma aperte: ventilate.Rime coi suoni fini(di mare) dei suoi orecchini.O che abbiano, coralline,le tinte delle sue collanine.Rime che a distanza(Annina era così schietta)conservino l'eleganzapovera, ma altrettanto netta.Rime che non siano labili,anche se orecchiabili.Rime non crepuscolari,ma verdi, elementari.Lessi ,rilessi ,guardai a lungo tutto quanto mi avevi inviato,sovrabbondante ,stordente persino ,quasi tu avessi di colpo voluto presentare il meglio di te.“non voglio stupirti…Aspetto con ansia una tua critica,amo i pesci in facciapurchè sian freschi…d’intelligenza!”STAMPAI TUTTO.