antonia nella notte

Saramago e il no alla Turchia


In questo periodo ho ripreso a leggere moltissimo ; nel mese di Marzo ho letto almeno venti libri e non vedo l’ora di rientrare a casa per stravaccarmi in zona camino e continuare. Indisturbata .Una vera sciccheria .Un lusso.
 Sono una lettrice onnivora ma non costante ;in certi periodi diciamo così “leggiucchio”,pizzicando e saltellando senza alcuna disciplina.  Però non riesco a distaccarmi dall’impellenza (un misto di curiosità e senso dell’esserci) di informazione su quello che accade attorno, anche se, adesso ,il fatto che sia  sempre più arduo  tentare di scremare le “croste “imposteci in maniera polifonica e massiccia ,da cose realmente esiziali o almeno interessanti mi abbia un po’ raffreddato .Non è facile davvero ascoltare fiumi di parole sul nulla assoluto ,uscire di casa e sentire persone più o meno vicine che dissertano persino animatamente  sul nulla  assoluto ammannito e recepito no stop. Io in  questi ultimi giorni ho distolto volontariamente lo sguardo da puttanerie insipienti e noiose ed anche da una politica nazionale in perenne china fra il paradosso e la farsa. In cronaca mi  sono trovata a leggere invece  diverse cose sul Trattato di Roma e sulle celebrazioni che ci sono state ,da noi in primis e poi soprattutto in Germania. Non certamente per i riti  e gli incontri  ma perché si parla realmente pochissimo di Europa ,dovremmo davvero interrogarci di più ,conoscere cosa avviene e che cosa potremmo fare per fare dell’Europa stessa un soggetto di riferimento , non soltanto quando dobbiamo essere bacchettati per i conti in disordine o per le direttive disattese ma sulle scelte come quelle degli atteggiamenti nei confronti delle guerre ed egli allargamenti .A questo proposito ho trovato sul corrierone un articolo di  Saramago ,che si interroga (anche e non solo)sull’integrazione possibile della Turchia  e sullo stato dell'unione europea.Mi ha colpito perché semina dubbi. Sempre prolifici e generanti pensieri .Io non ho mai avuto chiusure preconcette riguardo all’inserimento della Turchia in Europa .Anzi.La stima e l’ammirazione che ho per Saramago scrittore  hanno  però stimolato maggiore  riflessione .