antonia nella notte

S.


Quando ero poco più di una ragazzina  frequentavo per motivi di studio uno psicologo.Stamattina nel sonno albale , in un immagine - set  dei  sotterranei di Roma  con un gruppo di persone sconosciute (quegli ectoplasmi che sbucano nella vita onirica) è ricomparso . Un bell’ uomo davvero,pieno di vitalità e di charme( Avrei scritto “carisma” ma il sondaggio che gira in questi giorni sulle parole che stanno sparendo mi ha fatto pensare che ce ne sono anche molte di cui si abusa). Si occupava di autismo infantile per lavoro  e di musica etnica ,scrivendo anche per diverse riviste. Quando camminava dava la sensazione di lievitare,di muoversi con una complessa leggerezza che mi turbava.Durante una conversazione mi disse:”essere”,vuol dire “riconoscersi in un ambiente nel quale si propone” .Ancora quando leggo o assisto a conversazioni /prese di posizione fra diverse persone – idee. Cerco subito di “trovarmi”. Spesso indulgo nel trovare certamente spunti di condivisione anche laddove all’apparenza non ne intravedo nessuno. A volte capita pure di trovarne ma l’esigenza di prendere posizione,è un percorso obbligato di ripensamento ,di mediazione ,di assoluzione e aggiustamento ed è prioritaria .Tranquillamente furibonda .Senza perdersi di vista.