antonia nella notte

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Il vento forte dinamizzava ogni cosa come tanto  le piaceva.Ester superato il primo impatto estraniante e ostile si incamminò a passo veloce verso il centro. Di là del ponte metallico sulla ferrovia un cospicuo gruppo di pioppi centenari aveva sparso in aria fiocchi ineffabili ed indisciplinati che posandosi a  terra avevano lasciato un sottile velo ,insinuantesi ovunque. Sorrise. Pur largamente auspicabile, la consapevolezza che stava rientrando nel flusso della quotidianità la turbava .Da almeno un paio d’ore non pensava più ad I. La pelle sensibile, quell ’aria forte ,la luce stessa la stancavano parecchio .La sua autosegregazione l’aveva ormai abituata a gesti minimali a non essere guardata a non curarsi della presenza di cose e persone .Avrebbe voluto fosse notte.Procedeva rapida verso i vicoli  del quartiere vecchio dalle larghe pietre levigate dal tempo ,lucide sotto la pioggia  (da bambina saltava con sistematica organizzazione da un pietra all’altra costringendosi a non pestare mai le righe ,contando i passi e bachettandosi in una gara interiore /personale se questo accadeva…)Sulla piazzetta c’era un bugigattolo dove ai tempi della scuola passava a prendere il famoso “panino del venerdì”;un po’ di carciofini ,qualche cipollina adagiati su un bello strato di tonno. Quei sapori ,che diventano nel ricordo cialtrone e traditore, ineguagliabili ed in irraggiungibili.Accellerò il passo stuzzicata dai suoi stessi ricordi ,girò l’angolo e si trovò di fronte il negozietto .Entrò decisa e si accorse immediatamente che nulla era rimasto come ricordava ,alle pareti mattonelle blu arabescate circondavano un grande schermo al plasma dal quale si propagava il suono di una canzone araba ,tralci di coloratissimi fiori di plastica circondavano il perimetro del locale . La ruota del Kebab girava lenta mentre seduti in comodi sgabelli  ad un tavolo rotondo un gruppetto di uomini con la jellabba, bevevano the alla menta  nei bicchierini di vetro.Sollevata dall’affrontare la struggente paccottiglia dei suoi ricordi si sedette in un altro tavolo decisa a riposarsi un po’.Tags: Ester