antonia nella notte

L'ava


Sono passata a trovare la mia “ava” ,(ormai sulla soglia del suo centesimo compleanno) in quanto è stata operata ad un occhio,cataratta ;era tutta felice perchè rivede bene e può  rileggere !Si è presentata con un occhialetto nero a farfalla e coi capelli argentati ,ancora brillanti grazie anche alla mancanza di tinture e di trattamenti vari….sembrava Elton John !(solo che lei era più carina)
E’ una potenza ;rimane allibita se vede chi si fa la doccia tutti i giorni,trasecola e con fare beffardo sibila; “vi rovinate tutta la pelle ,e che diavolo di bisogno c’è di lavarsi in continuazione,siete in putrefazione!  “Lei ovviamente si lava a pezzetti ,ogni mattina e con poca acqua ed è  sempre profumata di buono.E’ incredibile il suo rapporto con le cose ,si ripara tutto ;la stanghetta degli occhiali ,il fodero,le scarpe;si cuce la biancheria con pezzi di cotone o di seta .Quando mia mamma o mia zia smettono qualche abito  ,lei ci cuce una vestaglia ,un grembiule .Inorridisce se vede lasciare cibo nel piatto. Non è affatto indigente ,vive in una bella casa ,ha belle cose  ma non ha mai buttato un pezzo di pane ,odia i tovaglioli di carta e l’usa e getta in genere,non lo vuole .Dice sempre che ha troppo di tutto   e che gli facciamo pena quando compriamo cose nuove da metterci avendone già fin troppe,noi che abbiamo smesso di distinguere fra necessità e desideri ,fra gratificazione ,nevrosi, compulsione e reali bisogni .Un retroterra di periodi durissimi e di  abitudine alla sopravvivenza ed all’essenzialità che non si è mai voluta togliere di dosso. Il consumismo non la sfiora. Leggendo qui viene da pensare che più che coccolarla come un reperto ,dovrei/emmo ascoltarla meglio e sul serio, fuor di bla bla.