antonia nella notte

Ugolini


Ora bisogna passare dalle parole ai fatti. Non basta l’invito ai cittadini affinché autogestiscano la propria anti-politica, promuovendo liste civiche personali, da Enna alla Valtrompia. Un’operazione rischiosa perché qua e là la cittadini esponenti di camorra o di mafia potrebbero amabilmente presentarsi nei panni di virtuosi grillini. E’ necessario, dunque, impossessarsi dello Stato, dar vita non alle vecchie, criminali BR, ma alle nuove democratiche BC, le Brigate Comiche. Beppe Grillo sarà subito insediato come nuovo presidente del Consiglio, circondato da Giorgio Panariello, Gene Gnocchi e perché no, Cochi e Renato. Sarà dura perché altre forze stanno uscendo allo scoperto gridando: Siamo noi i comici, siamo noi l’antipolitica. Sono Forza Italia e la Lega. Non hanno tutti i torti. Che cosa c’entrano costoro con la politica e con i partiti? Forse che Silvio Berlusconi è a capo di un’organizzazione che ha un suo gruppo dirigente eletto nei congressi dagli iscritti? No, lui ha fondato un'altra azienda, dopo la favolosa Mediaset. Un esempio vivo di antipolitica.
C’è anche chi, in questo frastuono, avanza piccole proposte, invece di suonare la grancassa. E’ Piero Fassino. Il solito riformista che invece di rovesciare i tavoli suggerisce intanto di togliere ai senatori e deputati la scala mobile. Che cosa è? E’ quello strumento che una volta difendeva automaticamente dall’inflazione tutti i salari. E’ stata abolita nel 1993 per tutti i lavoratori e sostituita con un meccanismo non automatico. E’ rimasta per i parlamentari che si sono visti così accreditare 200 Euro in più a fine agosto (solo i senatori perché i deputati hanno bloccato la cosa). Sono 1.600 Euro in 8 mesi. Quisquiglie, bazzecole. Cose, insomma, che non fanno ridere. Aspettiamo le BC.