Oggi pomeriggio complice il tepore del fuoco ,il divano,il rilassamento e non ultimo ,di certo, qualche postumo di puntura anestetica ho sognato tanto , così mi è parso. Nel sogno stesso cercavo di svegliarmi ,ero inquieta ed avevo bisogno di uscirne.Ero scalza ,vestita leggerissima e sentivo freddo ,camminavo rapida fino ad un paese sconosciuto, totalmente vuoto. Notte . Le uniche luci ,morbide ,arancionate ,provenivano da un locale di cui riuscivo a veder l’interno ,gremito di persone ,nel quale non potevo né volevo entrare .Volevo delle scarpe e qualcosa da indossare che mi desse un po’ di calore. Tutto inutile .Il paese era in alto c' ero arrivata con grande facilità ma quando cercai di andarmene mi accorsi che tutto attorno era circondato d’acqua ,si era formata un’isola che mi confinava in quel luogo ostile ed straneo.I miei piedi erano freddissimi eppure continuavo a girare ,girare convulsamente .Poi quello che ricordo si sfilaccia ,mi resta soltanto qualche altra immagine ,una bicicletta ,un piccolo giardino con un albero pieno di cachi ,un muro invaso dalla parietaria e la mia irrefrenabile dromomania.