***Oggi un tepore post estivo spingeva proprio ad andarsene a zonzo per i boschi e mi sono precipitata ben contenta ;l’umidità dei giorni corsi mi aveva rattrappito. Nel giro di poco tempo, i gialli paglierini hanno virato decisamente all’arancio/sole o al rosso scuro. In giro c’era un bel silenzio rotto soltanto da qualche colpo di fucile in lontananza che mi fa sempre incazzare ; i cacciatori ormai li trovo proprio “fuori”.Ho tagliato rametti di acero,di sorbo ,di nespolo , i cui frutti quest’anno a causa dell’estate troppo siccitosa sono piccoli ,piccoli ,poco edibili ma molto belli .
Ho trovato parecchia fusaggine,la “berrretta del prete” ;un po’ l’ho colta ed è qui accanto a me mescolata all’acero ,ai ligustri ad un po’ di erica bianca ci ho infilato qualche fiore di girasole tardivo ,in boccio geometrico.Rientrando verso casa ,sulle vette più alte dell’Appennino c’era spalmata una cortina di nebbia particolare e anomala che di solito stagna nella valle.Gli imprevisti istanti di grazia .