Ho finito poco fa di leggere “Prima della quiete”;un romanzo che ripercorre la vita di una maestra ,Italia Donati,figura bella e struggente, vissuta nella Valdinievole dell’800,incastrata fra il bisogno impellente di lavorare e un ambiente ostile e meschino. E’ storia di una persecuzione vera e propria . E’ una Italia fortemente sessista e volgare ,chiusa e retriva ,la donna che lavora è ancora una mosca bianca e lei che è giovane ,intelligente,timidissima e riservata , viene oltraggiata e coperta di pettegolezzi e maldicenze,in una maniera così violenta e così tanto subdola da portarla all’unica scappatoia a lei possibile in un estenuante percorso di malinconia e abbandono della speranza. La morte.Italia si suicida,a soli 23 anni perché solo quella fu la via uscita che seppe trovare. Sono turbata ,dispiaciuta ed indignata a pensare che certe vite sono state cosi’ assurdamente scippate e questo appena alla fine dell’800. Credo che Elena Gianini Belotti con questo romanzo abbia fatto una bella operazione di sorellanza ,restituendo,attraverso la letteratura un po’ d’esistenza a questa sfortunata pioniera.