antonia nella notte

Ascolto e dialogo


Eccoli qui i nostri studenti. Li incontri appena fuori della scuola ,dove amano trattenersi prima e dopo le lezioni:è il momento delle confessioni,dei sussurri. Sono preoccupati. Mesi e mesi sotto il fuoco delle cronache per i fatti di bullismo.Eccola la generazione svogliata,pericolosa ,telefonodipendente,stanca per studiare e senza limite per divertirsi.Eppure al Prof. di liceo che ha collezionato più di trent’anni di mestiere brillano  ancora gli occhi .Coglie sensibilità nuove ,intelligenze multiformi,potenzialità che la vecchia didattica fatica a far emergere.E’ possibile ,si chiede il nostro ,che il mondo cambia ma la lezione frontale ,il compito ,l’interrogazione restino sempre il rito di ogni mattina?Il prof ti parla anche di comportamento.Non ha mai incontrato tanto bisogno di autorità come in questi ultimi anni. Questi ragazzi sparano a zero su chi sale in cattedra ,non riconoscono il padre ,il prof,il preside. Ma se un adulto dice una cosa e poi per primo la fa ,si trasformano. Dove c’è la coerenza ,ci sono anche loro e ti ricambiano la fiducia con un sentimento che commuove. Ascolto queste confessioni del prof e lo invidio per questa sua semplicità di essere accolto dai suoi studenti .Penso allora alla campagna sui debiti formativi e mi chiedo se fra tante buone ragioni ,non ci sia qualcosa che non va. Non sarà che stiamo perdendo fiducia nei giovani ,ovvero nella nostra capacità di essere ascoltati da loro.?Costruire un clima di dialogo e ascolto tra docenti e allievi è compito che investe tutti fin dalla Scuola dell’Infanzia.di  Robin Hood