antonia nella notte

A lui no?


Dalle mie parti i cacciatori sono molti ,moltissimi . Saranno contenti di questa presa di posizione.
Alcuni certamente rispettano la natura ,non lasciano strati di cartucce/mozziconi/lattine  al passo,non sparano a qualsiasi cosa si muova o ai cartelli stradali,alle case abbandonate ,alle cortecce degli alberi ,i frutti selvatici,non raccolgono tutti i funghi possibili ed immaginabili,non bracconeggiano o incendiano …alcuni,altri fanno questo ed altro ed è  un bel guaio vivere in campagna e dovercisi relazionare.Pur non definendomi un’animalista radicale ho sempre pensato che gli animaletti cacciati avrebbero almeno diritto ad essere pure loro armati o almeno ad essere rimessi nelle condizioni delle epoche  nelle quali la caccia era sopravvivenza,reciprocità di forza fra la natura ctonia ,l’uomo spaventato e seminudo e gli animali stessi.La caccia di adesso mi sembra una  strafottente esibizione di tecnologia ,dall’abbigliamento al fuoristrada ,un rincorrere pochi esemplari residui e magari prima ripopolare spendendo pure parecchio  poi sterminare i ripopolati. Oppure andare in riserva , ancora soldi e falsità in uno slalom fra cemento e recinzioni a sparare ,sparare,sparare .Quando parlo con qualcuno di loro gli chiedo :”Ma che gusto ci provi?” immancabilmente mi rispondono :”Ah!è per stare in campagna ,cuocere due salsicce,chiacchierare con gli amici ,camminare nel verde,alzarsi presto,chi se ne frega del resto !”Io ribadisco sempre :“Ma perché allora invece del fucile non ti porti…la macchina fotografica,la matita,i colori,i cestini,i libri dei fiori,quelli delle piante…o soltanto i tuoi sensi?”.Glisso sulle risposte.E' meglio.