antonia nella notte

Roma


Roma, raid fascista danneggia il circolo gay Mario Mieli Hanno fatto irruzione al grido di «duce, duce» e «froci di merda». Inneggiando ai campi di sterminio. Hanno sfasciato quello che potevano sfasciare, rovesciando scrivanie, estintori, divano e quadri. Poi se ne sono andati. È successo giovedì sera, verso le 19, al circolo di cultura omosessuale Mario Mieli di Roma. (Elementi di critica omosessuale)
Un perfetto raid fascista. «Un'azione chiaramente intimidatoria», sottolinea la presidente del circolo Rossana Praitano. Ed «è assolutamente non casuale che avvenga sotto al ballottaggio, dopo la sconfitta della sinistra Tutto questo può aver risvegliato vecchi istinti bestiali». Ma per il presidente dell’Arcigay Aurelio Mancuso, il «gravissimo episodio» avvenuto al circolo Mario Mieli non è «che la punta di una iceberg di un pesante clima d'odio giunto a livelli non più sopportabile qui in Italia». Dura la condanna delle forze politiche di centrosinistra. Il candidato sindaco Francesco Rutelli, che ha subito visitato di persona il circolo, chiede «grande fermezza ed una grande risposta corale nei confronti di questo rigurgito fascista, intollerante ed omofobico». E una «condanna per ogni forma di teppismo» arriva anche dal candidato del Pdl Gianni Alemanno. Nicola Zingaretti, candidato del centrosinistra alla presidenza della Provincia di Roma lancia un appello «perché si smorzino i toni in questi ultimi giorni di campagna elettorale e perché si vada al ballottaggio nel più grande rispetto delle idee politiche, culturali e religiose di tutti, come accade in ogni Paese moderno e civile». Mario Mieli